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Casinò, l'anno delle istanze di fallimento

12 novembre 2018 - 08:43

Deve far riflettere la duplice richiesta di fallimento presentata dalle Procure nei confronti delle società di gestione a Campione d'Italia e Saint Vincent.

Scritto da Anna Maria Rengo

Il fatto che nel solo 2018 siano state presentate due istanze di fallimento per altrettanti casinò italiani deve far riflettere la politica nazionale e locale. Stiamo parlando, lo ripetiamo per l'ennesima volta, di "fabbriche di soldi", non di società ererogatatrici di servizi pubblici essenziali. Invece si rivelano fabbriche di debiti, di strascichi giudiziari, di fortissime polemiche. E non si venga a dire che la colpa è del gioco pubblico. Semmai, se di colpa e di pubblico si vuol parlare, è molto meglio guardare appunto alla proprietà e alla gestione pubblica, che hanno entrambi dimostrato chiaramente i loro limiti e le loro crepe.
Purtroppo i casinò sono stati usati, nel corso di ricchi decenni, come fabbriche di posti di lavoro e di consenso politico, e sono stati oggetto di scelte a dir poco non lungimiranti e prive di pur traballanti analisi di mercato.

I risultati sono, appunto, sotto gli occhi di tutti, all'attenzione di una nazione che osserva, assai poco comprensiva e commossa, che cosa si è stati capaci di fare con queste miniere d'oro. Le pepite attuali, a guardarle bene, non sembrano affatto di valore!
Come se ne esce? Sicuramente, soprattutto nel caso di Saint Vincent dove si è sull'orlo del precipizio ma non si è ancora precipitati, con scelte urgenti e radicali, da affidare ai politici e ai manager locali.
Campione invece è già precipitato e dunque la politica locale, peraltro inesistente visto che pure il Comune è commissariato, non può far nulla. Uniche chance il reclamo contro la sentenza di fallimento, o l'emendamento al decreto fiscale del senatore leghista Montani.

Ma queste sono misure da pronto soccorso. Il malato è grave e cronico, e sta mostrando appieno le sue difficoltà a svolgere le sue mansioni originarie. Una riflessione sul modello di casino italiano è ormai indispensabile. E non solo a livello locale. Tanto più che il livello locale non ha più le soluzioni.

 

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