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Casinò St. Vincent, quando la politica si avvita

01 ottobre 2018 - 08:04

Il futuro del Saint Vincent Resort & Casino nelle mani della politica e della proprietà, ma gli scenari sono tuttora confusi.

Scritto da Anna Maria Rengo
Casinò St. Vincent, quando la politica si avvita

Mentre la maggioranza in Consiglio Valle va in frantumi tra mille polemiche e vecchie/nuove alleanze, il Saint Vincent Resort & Casino è tutt'altro che in zona sicurezza. La risoluzione assai faticosamente approvata al termine di una giornata convulsa e surreale prevede infatti impegni non direttamente eseguibili ma subordinati ad atti e fatti. Con buona pace della legge approvata l'anno scorso e che prevedeva il finanziamento del socio collegato al piano di ristrutturazione (un piano la cui realizzazione è stata ostacolata da mille eventi e intralci), e anche dei pareri legali, in verità contrastanti, sulla possibilità di aiutare finanziariamente una società pubblica in difficoltà, ai sensi della legge Madia.
Se poi, come sembra più che probabile, nascerà una nuova maggioranza, gli scenari di fanno ancora più confusi, il che non giova a un'azienda che ha bisogno di scelte decise o almeno di conoscere il suo futuro. La vicenda, estrapolata dalla sua attualità, ripropone tuttavia l'annoso tema della bontà o meno non solo della gestione, ma anche della proprietà pubblica, in particolare se il pubblico è un ente locale. Certamente i vecchi e nuovi rappresentanti della proprietà hanno dimostrato, nelle loro schermaglie e interminabili discussioni, qualcosa di più simile alla vaghezza delle ideee e litigiosità che a un sano esercizio di democrazia. E la raffica di precisazioni e distinguo che hanno seguito l'approvazione della risoluzione avvalorano l'ipotesi che non ci sia affatto un indirizzo chiaro.

In tutto questo chi paga? La domanda è davvero retorica, e se ne conosce la risposta. Un aiutino a chi è impreparato: gli stessi che stanno pagando a Campione. Certamente in passato "casta" di privilegiati, non certo per loro prepotenza, ma che da anni rispettano gli accordi presi, vedendo che il loro sacrificio è vano e insufficiente e che le altre parti in causa litigano sul rispetto o meno dei propri impegni.

 

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