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Campione, le mille difficoltà nel salvare il sistema

30 luglio 2018 - 09:19

Drammatico momento a Campione d'Italia dopo la chiusura del Casinò: i primi a pagare, come sempre, i dipendenti.

Scritto da Anna Maria Rengo
Campione, le mille difficoltà nel salvare il sistema

Un paese in ginocchio. Un paese spezzato dalla mala gestione, da errori che hanno troppi padri e madri ignoti e che ha assoluto bisogno di ripartire e di avere una speranza nel futuro.
Campione d'Italia ha scritto, la scorsa settimana, la pagina più drammatica della sua pur travagliata storia, con il fallimento e conseguente (anche se non necessariamente conseguente) chiusura del Casinò. Tutti a casa senza stipendio, e fare compagnia e quei 102 dipendenti comunali che al lavoro ci vanno tuttora, ma che non vengono pagati da febbraio.

Una situazione gravissima e potenzialmente esplosiva sotto tanti punti di vista, che i lavoratori del Casinò stanno affrontando con dignità e coraggio, con un pacifico presidio e la richiesta di un rapidissimo ritorno perlomeno al lavoro.
Si diceva che di padri e madri ignoti ce ce sono molti, ma i figli orfani e vittime bene identificate sono loro: i dipendenti del Casinò. Classe privilegiata, non c'è dubbio che nell'immaginario sia così, ma che da sei anni hanno fatto pesanti sacrifici, con il taglio del 35 percento medio dello stipendio, che ha portato come risultato il fallimento del Casinò. C'è di che essere amareggiati e scoraggiati. Anche perché le prime risposte giunte dalla politica, giunte per voce dei sottosegretari leghisti Molteni e Candiani, non lasciano margine a un intervento governativo, non certo nell'immediato. La magistratura faccia il suo corso, è l'estrema sintesi dei sottosegretari, come d'altronde sembra anche dal punto di vista normativo l'unica via percorribile. Speriamo che i tempi, non solo per la riapertura in gestione provvisoria del Casinò, ma anche delle definizione dello scenario futuro, siano davvero rapidi. I dipendenti del Casinò hanno già dato e stanno dando tuttora, addirittura senza lavoro e stipendio. Meritano almeno delle risposte.

 

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