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I casinò alla prova del nuovo governo Conte

04 giugno 2018 - 08:24

Al via il governo Conte: le attese dei casinò italiani soprattutto nei confronti dei ministeri che più li riguardano.

Scritto da Anna Maria Rengo
I casinò alla prova del nuovo governo Conte

Salvini in primis, e poi Tria e Grillo. Questi i ministri del governo Conte che saranno un punto di riferimento per i casinò italiani e per l'associazione che li rappresenta, Federgioco. Del resto, il presidente Olmo Romeo aveva già anticipato (ferma restando poi la lunga attesa - 88 giorni - dovuta a cause del tutto indipendenti della sua volontà) che avrebbe chiesto subito un incontro al nuovo esecutivo. Incontro/incontri che diventano ancora più attuali e urgenti alla luce del fatto che nel contratto di governo gialloverde si parla chiaramente di gioco. I casinò non sono affatto citati ma ci sarebbero conseguenze anche per loro, indirettamente, dalla realizzazione degli obiettivi di tale contratto (riduzione offerta, stop a pubblicità).

Resta inoltre da capire quale attenzione il governo voglia dare alle problematiche vissute dai casinò, in considerazione della loro totale proprietà pubblica, e se è pronto a riconoscerne il valore, se non attuale almeno potenziale, che rivestono per la promozione turistica e occupazionale dei territori di riferimento.
Nel governo Conte ci sono molti esponenti che in modo diretto o indiretto si sono occupato di gioco, non ultima il ministro agli Affari regionali Erika Stefani che nel suo disegno di legge in materia chiede anche di vietare espressamente il poker nei circoli. Né dimentichiamo che lo stesso Salvini, lombardo, ha una profonda conoscenza in particolare delle intricate vicende del Casinò Campione d'Italia.

In uno scenario in evoluzione, con un governo inedito che si appresta a ottenere la fiducia delle due Camere, i casinò hanno motivo di avviare il percorso istituzionale ipotizzato, e che fa pendant con quello sindacale invece già intrapreso. Il mondo del gioco tricolore potrebbe cambiare. Resta da capire se i casinò manterranno il loro ruolo progressivamente minoritario o se, in considerazione delle loro peculiarità, potranno assumerne un altro.

 

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