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Non si scherzi sul Ccnl dei casinò!

07 maggio 2018 - 07:40

Torna d'attualità il tema del contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti dei quattro casinò italiani.

Scritto da Anna Maria Rengo
Non si scherzi sul Ccnl dei casinò!

Il nuovo presidente di Federgioco, il sanremese Olmo Romeo, l'ha detto chiaro e tondo, e già dal giorno della sua nomina, che tra le priorità del suo mandato annuale figura la ripresa delle trattative sul contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti del quattro casinò italiani, rappresentati dalla federazione che a sua volta aderisce alla Fipe Confcommercio. E, a parte qualche significativo silenzio, è stato un coro unanime di “bravo bis”, e di manifeste disponibilità ad avviare da subito, anzi da subitissimo, il dialogo.

A chi ha scritto fiumi di pagine sul tema non può che far piacere questo rinnovato entusiasmo, ma è anche memore dell'esito, appunto, dei fiumi precedenti: un documento che era stato approvato, nell'agosto di quattro anni fa, dal solo consiglio direttivo di Federgioco. Non dai sindacati, alcuni dei quali si erano detti fin da subito contrari, nella forma (chi era titolato a sedere al tavolo?) e nella sostanza (ma serve davvero e che fine farebbero le specificità locali?) all'ipotesi di redigere un Ccnl, altri si erano persi per strada. Alla fine, per non vanificare del tutto il lavoro svolto, si era arrivato appunto a questo documento “unilaterale”, approvato e affidato alla libera disponibilità dei singoli casinò e dei sindacati attivi a livello locale. Lì, in quattro cassetti, è rimasto.
I tempi, soprattutto le schermaglie incrociate tra le sigle sindacali, sono cambiati? Lo speriamo davvero, visto che da quattro anni a questa parte la situazione complessiva dei casinò è tutt'altro che migliorata, ma se il buon giorno si vede dal mattino, sarebbe innanzitutto cosa buona e giusta cominciarlo capendo se tutti i sindacati attivi nei quattro casinò italiani sono davvero disposti innanzitutto a trattare per un contratto e, cosa non secondaria, se ci sono ancora dei veti incrociati sulla composizione del tavolo.
In ogni caso, lo si vedrà a breve, visto che Romeo ha pubblicamente dichiarato che entro fine mese procederà a una prima convocazione e l'ho anche comunicato all'Ugl Terziario.
L'auspicio è che già in quella occasione si giochi a carte scoperte. Per evitare di perdere tempo, innanzitutto i diretti interessati, soprattutto in un momento di grossa difficoltà a livello locale. E, aggiungiamo, di grossa litigiosità, sempre a livello locale, viste le divisioni tra sigle e le differenti “squadre” formate nei quattro casinò. Sicuramente, un elemento di divisione che non aiuta il raggiungimento di un tavolo unitario a livello nazionale.
 

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