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Casinò Campione, è corsa contro il tempo

02 aprile 2018 - 09:44

Il tribunale assegna alla Casa da gioco sessanta giorni di tempo per dimostrare che è possibile risanare i conti: serve un duro lavoro e la collaborazione di tutti.

Scritto da Anna Maria Rengo
Casinò Campione, è corsa contro il tempo

Non c'è tempo da perdere. Non ci sono polemiche da coltivare, anche se in effetti gli spunti non sono mancati, tra la rapina da 500mila euro all'ufficio casse e le nuove nomine “a sorpresa” pasquale che i sindacati non hanno gradito, soprattutto nella forma. Al Casinò Campione d'Italia sono giorni tuttora difficili, dopo che il tribunale di Como, chiamato a decidere sull'istanza di fallimento per insolvenza della società di gestione, ha sì concesso alla Casa da gioco sessanta giorni di tempo per dimostrare la bontà delle azioni avviate per risanare i conti e non ha nominato un commissario, ma ha anche affermato la sua assoggettabilità alla legge fallimentare. Se quindi, al termine dei due mesi, i giudici non saranno convinti che il percorso avviato sia corretto e foriero di frutti concreti, potrebbe essere sentenziato il fallimento della società. Uno scenario apocalittico, ovviamente nell'ottica del sistema Campione, che tutti dovrebbero e dovranno cercare di scongiurare. In questo contesto di tensioni, non sarà affatto facile. E ovviamente non giova il calo degli incassi, aggravato altrettanto ovviamente dalle troppe “tegole” che anche mediaticamente sono piovute sulla testa del Casinò, né che la strada principale per salvare la società e riportare in equilibrio i conti di casa da gioco e Comune, sia il taglio di 156 posti di lavoro. Un numero importante (e non diamo retta alle Cassandre secondo le quali sarebbe addirittura insufficiente a mettere in sicurezza l'azienda), difficile da sostituire con un contratto di solidarietà, per quanto pesante, e che fa sorgere il dubbio se la Casa da gioco possa davvero offrire gli stessi servizi (e garantirsi gli stessi incassi – anche qui tralasciando il trend calante degli ultimi mesi), con una forza lavoro così significativamente ridotta.

La coperta è davvero corta, cortissima, e rischia di strapparsi irrimediabilmente. Le prossime settimane saranno decisive per le sorti del Casinò e serve una sterzata di responsabilità da parte di tutti, nella consapevolezza che niente potrà essere come prima. La stagione dei privilegi, che una volta acquisiti diventano la norma e la quotidianità, è irrimediabilmente finita, e l'intero sistema Campione, se vuol sopravvivere, se ne deve rendere conto.

 

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