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Nuovo Governo regionale in Valle d'Aosta, Lavevaz presidente

21 ottobre 2020 - 10:13

Eletto il nuovo Governo della Valle d'Aosta: Lavevaz presidente e Aggravi critica il mancato riferimento al Casinò nel programma di legislatura.

Scritto da Amr

Da oggi, martedì 20 ottobre 2020, la Valle d’Aosta ha una nuova Giunta regionale, presieduta da Erik Lavevaz (Union Valdôtaine). Ecco gli altri componenti dell'esecutivo: vice presidente e assessore allo Sviluppo economico, Formazione e Lavoro, Luigi Bertschy (Alliance Valdôtaine); assessore alle Finanze, Innovazione, Opere pubbliche e Territorio, Carlo Marzi (Alliance Valdôtaine); assessore all’Ambiente, Trasporti e Mobilità sostenibile, Chiara Minelli (Rete civica); assessore ai Beni culturali, Turismo, Sport, Commercio, Jean-Pierre Guichardaz (Partito Democratico); assessore all’Agricoltura e Risorse naturali, Davide Sapinet (Union Valdôtaine) ; assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Roberto Alessandro Barmasse (Union Valdôtaine); assessore all’Istruzione, Università, Politiche giovanili, Affari europei e Società partecipate, Luciano Caveri (Vallée d’Aoste Unie).

L'elezione del nuovo governatore e della nuova giunta è stata preceduta da un lungo dibattito sul programma di governo presentato da Lavevaz e nel quale, in verità, si è fatto poco cenno al Saint Vincent Resort & Casino.

L'unico a sollevare il tema, il consigliere della Lega Vallée d'Aoste Stefano Aggravi, che afferma: "Nel Programma non ho trovato punti applicativi, ma solo tante idee e rimandi strategici. Voglio far notare che la diaspora unionista non si ferma ai quattordici, è molto più ampia, ed è bene che in questa Legislatura non sia fonte di monopolio. Come ci si pone di fronte alla problematica della figura del Presidente-Prefetto? Sulle partecipate, sono contento che si metta giudizio, anche se devo dispiacermi del passo indietro su Cva: non si parla più di quotazione, vedo solo confusione e un'abdicazione rispetto al passato; dubito che con una norma di attuazione si possa ottenere un vantaggio competitivo rispetto alle altre realtà regionali ed europee. Mi sarei aspettato un passaggio sul Casinò, mentre su Cime Bianche il confronto interesserà di più la maggioranza al suo interno che il Consiglio tutto. Qualche dubbio anche sull'articolazione degli Assessorati: dal punto di vista amministrativo è un passo complesso e non credo che tutti i dicasteri potranno essere pienamente operativi da subito con l’accorpamento di Finanze con le Opere pubbliche e Istruzione con le partecipate”.

 

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