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Casinò St. Vincent, da 2018 cambia ipoteca sulla linea di credito

26 gennaio 2018 - 16:39

Nuovo incontro in Regione tra proprietà, sindacati e azienda: sotto la lente la linea creditizia e i bandi del Saint Vincent Resort & Casino.

Scritto da Anna Maria Rengo
Casinò St. Vincent, da 2018 cambia ipoteca sulla linea di credito

Un'analisi sulla situazione economico-finanziaria dell'azienda e le valutazioni della Regione sui bandi emandati dalla società di gestione del Saint Vincent Resort & Casino, scaduti a fine dicembre ma messi in stand by dalla proprietà. Questi i temi trattati nel nuovo incontro di oggi 26 gennaio, tra i rappresentanti della Regione Val d'Aosta, i vertici aziendali e i sindacati. In dettaglio, il governatore Laurent Vierin ha informato che si sta lavorando alla modifica del disciplinare, in quanto a partire dal 2018 bisogna sostituire l'oggetto della garanzia della linea creditizia con le banche. Ora, lo saranno beni no core del casinò, come terreni, case e hotel.
La proprietà ha inoltre informato di aver chiesto alla proprietà dati sia contrattuali che economici dei bandi, così da consentire valutazioni tecniche ma anche sull'opportunità di arrivare all'aggiudicazione degli stessi.

“Riteniamo che questo modo di agire sia una garanzia del fatto di voler lavorare in maniera sinergica e congiunta”, commenta il segretario regionale dell'Slc Cgil, Vilma Gaillard. “In noi, tuttavia, restano i timori sulla parte economica e finanziaria, che è la questione più urgente da affrontare. Noi vogliamo credere che ci sia fiducia, da parte delle banche, nei confronti dell'azienda, ma a oggi dobbiamo prendere atto che la credibilità è bassa, altrimenti avremmo risorse maggiori. Un punto importante è che gli introiti ancora non ci sono e in questa condizione diventa complicato gestire un'azienda. La situazione per noi resta preoccupante e rimane alta l'allerta”.

“Il fatto che si debba arrivare a ipotecare immobili per le fidiussioni diostra che il piano industriale dell'amministratore unico Giulio Di Matteo è fallito", aggiunge Claudio Albertinelli, segretario regionale della sezione Casinò del Savt. "Il piano prevedeva che gli immobili eventualmente fossero utilizzati per abbattere il debito, non per ottenere la fideiussione, e peraltro il loro valore stimato nel piano è di 13 milioni di euro, a fronte di una richiesta di fideiussione di 15. Diventa difficile immaginare una prosecuzione dell'attività in queste condizioni. Ora si capirà che cosa diranno le banche, ma certamente c'è grande preoccupazione. Purtroppo, ogni volta arrivano solo notizie che peggiorano la situazione. Nessuno chiede un miracolo sul rilancio, perché sappiamo com'è la situazione, ma sicuramente vogliamo una chiarezza sulla situazione finanziaria che al momento non c'è".
“Aspettiamo la settimana prossima, quando l'azienda ci presenterà i tempi e i termini per i 51 esodati della Fornero. Sui tre bandi auspichiamo che possano partire il prima possibile, così d dare attuazione al piano industriale, mentre per quanto riguarda il cambiamento del disciplinare prendiamo atto che la proprietà è d'accordo e aspettiamo che questo sblocchi la situazione finanziaria con le banche”, commenta da parte sua il segretario regionale dell'Ugl, Walter Zampa.

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