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Casinò italiani, i doveri delle proprietà

17 gennaio 2022 - 09:57

Ecco i doveri delle proprietà, enti pubblici, nelle case da gioco: il controllo sulla regolarità del gioco e degli incassi.

Scritto da Mauro Natta
Casinò italiani, i doveri delle proprietà

Datemi pure del noioso, del fissato o pensate cosa volete, oppure non mi sono fatto comprendere.

Esistendo un divieto di assumere entro l’anno, è agevole intuire che un certo tipo di controllo nei casinò non è materialmente possibile; ma le tipologie di controllo al fine di verificare la regolarità del gioco e degli incassi sono due: una concomitante e l’altra a posteriori. È soltanto la prima che non è possibile!

L’organizzazione del lavoro e della produzione è compito della gestione e ciò non si discute; certamente la procedura per rilevare i risultati dei giochi da tavolo, siano questi di contropartita o di circolo o misti, insomma slot escluse, deve mettere in evidenza dotazione iniziale, esistenza finale, biglietti cambiati al tavolo direttamente dai giocatori e aggiunte.

Al bordereau del tavolo segue quello delle mance che devono essere rilevate tavolo per tavolo. Se non esiste già è la proprietà che lo può imporre contrattualmente così come la fornitura dei dati che l’ente proprietario richiede.

Sicuramente la contabilità amministrativa riporta i risultati, netti e mance, giornalmente e accompagnati dai relativi giustificativi; in seguito, anche se in altra sede che non sia la contabilità, la gestione disporrà dei rendiconti mensili gioco per gioco, netti e mance.

Orbene, ed è questa la motivazione per la quale ho avuto il timore di non essermi espresso chiaramente in un mio precedente articolo, mi pare evidente che così operando l’ente pubblico proprietario ha disponibili tutti quegli elementi per procedere al controllo di cui di è detto.

Potrà comparare tra loro, nel medio periodo che avevo indicato come sei mesi, ad esempio introiti con le mance per ciascun gioco ed altro ancora.
In ogni caso potrà accedere alla documentazione utile per eventuali approfondimenti se necessari. Ecco il motivo per il quale ho raccomandato la redazione di una nota integrativa da parte del capo tavola riguardante la qualità della partita.

Certamente la gestione, nel controllo, va oltre in quanto si occupa di altro come, ad esempio, l’incidenza di un gioco sul totale dei ricavi, il trend del mercato e della domanda tanto per cominciare e tutto quello che potrebbe rilevare in argomento marketing.

Non vorrei ricordare l’esempio dei sette tavoli di roulette e le mance che se conteggiate tavolo per tavolo anziché per il loro totale possono produrre effetti diversi e non di poco momento.

Quindi ne propongo un altro visto che ho fatto cenno all’incidenza di un gioco sul totale dei ricavi. Se la percentuale delle slot assume un ruolo di rilievo i casi possono essere due: o pochi frequentano gli altri giochi e poi vedremo quali o può essere utile approfondire il trend del gioco in forte calo. In questi casi il primo avvertimento deriva dal rapporto percentuale tra mance ed introito.

Tanto per completare aggiungo che i proventi, in parte, potrebbero essere indirizzati altrove ma sempre sul tavolo, oppure – come si diceva un tempo abbastanza lontano – è tornato di moda annunciare il gioco di monsieur, che spero gli anziani ricordino almeno per sentito dire.

Soltanto dopo l’ente pubblico proprietario potrà richiedere in visione tutta o parte della documentazione in possesso del gestore allo scopo preciso di individuare eventuali irregolarità.

Relativamente alle possibilità offerte alla proprietà, anche dalle norme contrattuali di cui alla concessione, tra i modi di condurre la casa da gioco esiste la possibilità di scrivere: “rispetto delle norme tecniche e comportamentali” e “l’obbligo di trasmissione dei dati giornalieri degli introiti e delle mance separati tavolo per tavolo e gioco per gioco” da inserire in un data base dedicato.

Spero, in questa occasione, di aver reso l’idea in modo più chiaro e comprensibile.

 

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