skin

Casinò Sanremo: tra rilancio e dialogo

24 novembre 2021 - 09:20

Al Casinò Sanremo è necessario avviare una discussione sul rilancio dell'attività, puntando su qualità e diversificazione dell'offerta.

Scritto da Mauro Natta
Casinò Sanremo: tra rilancio e dialogo

La ragione, e non solo al Casinò di Sanremo, non è mai da una sola parte, mi pare che i nostri antenati dicessero in medium stat virtus, poco importa se non è così, rileva che le parti abbiano deciso di incontrarsi.
La proprietà è, per mio conto, il vero interlocutore dei rappresentanti dei dipendenti; se questi ultimi sono convinti che un piano di rilancio può portare beneficio a tutti coloro che trovano occupazione per merito della casa da gioco, trovo giusto che il consiglio di amministrazione, sicuramente emanazione del potere politico vi provveda. Se per i dipendenti ne esistono le condizioni, ebbene, chi di dovere dovrebbe discuterne e la politica, in primis il sindaco che rappresenta la proprietà, dovrebbe assistere alla discussione tecnica delle parti in conflitto.

È pur vero che se un direttore giochi propone qualcosa di tecnico difficilmente avrà una risposta negativa; probabilmente l’interlocutore non ha la dovuta esperienza e professionalità tale da consentirgli un riscontro negativo con tanto di motivazione.
Allo stesso modo la difficoltà si presenta, ad esempio, in ordine a chi o coloro che avevano il compito di esaminare i concorrenti alla carica di responsabile dei giochi tradizionali. Non mi imbarco nei punteggi; non è mai stato il mio pane; ciò non toglie che il compito sia stato demandato, immagino, ad esperti del settore e non alla politica.
Nutro, invece, la certezza che se i dipendenti ritengono utile, se non indispensabile, un piano di rilancio, non si ci possa esimere da discuterne.

Sanremo

2016

2017

2018

2019

2020

Totale ricavi

45,0

44,8

42,9

44,4

23,6

 

Sanremo

2016

2017

2018

2019

2020

Ricavi slot

34,4

34,5

34,5

35,5

23,6

 

Sanremo

2016

2017

2018

2019

2020

Ricavi tavoli

10,6

10,3

8,4

8,9

 

 

Sempre che i pochi dati a mia disposizione siano corretti anche se arrotondati, non si può negare che un piano di rilancio improntato a una reale crescita degli introiti derivanti dai giochi da tavolo pare indispensabile.

È tale in quanto i giochi da tavolo, in particolare se adeguatamente incrementati operando sulla diversificazione dell’offerta, oltre a opporsi alla vicina concorrenza, agiscono sulla qualità dei ricavi e sul fattore occupazionale.

Osservando le variazioni in percentuale dal 2016 al 2019 (il 2020 non fa testo) troviamo che il totale dei ricavi ha subito un calo del 1,33 percento, le slot un incremento del 3,20 percento. È preoccupante e al tempo stesso degno di particolare attenzione (cambiamento di tipologia o numerico dei tavoli) il calo registrato nei giochi da tavolo: meno 16,04 percento.

Riprendo un concetto precedente per cui la discussione avverrà tra i dipendenti e la proprietà supportata dal consiglio di amministrazione; le parti esporranno le proprie idee motivandole ma solo così operando si giunge ad una conclusione soddisfacente per le parti.

Chiudo specificando che i dati esposti non vogliono essere una esposizione di un parziale archivio e/o raccolta a mie mani leggendo i vari articoli su gioconews casino.it, ma ho cercato di rappresentarmi, nella forma che ho tante volte usato, gli elementi per arrivare a una conclusione.

Una conclusione incompleta in quanto carente di altre informazioni utili quali presenze. Ma non basta perché l’impossibilità di fruire di altro, dati in possesso della sola azienda e dei dipendenti, parlo di proventi accessori, numero dei tavoli, minimi praticati, avvenimenti e manifestazioni, in aggiunta alle solite, che possono aver alzato la qualità dei frequentatori e del gioco.
Queste sono le motivazioni che mi hanno limitato ma è sempre un piccolissimo passo in avanti, d’altro canto da qualche parte è necessario iniziare!

 

Articoli correlati