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Multifunzionalità e nuova offerta, le strade obbligate dei casinò

26 ottobre 2021 - 08:46

Le case da gioco, italiane e non solo, hanno bisogno di adeguare l'offerta alla domanda: ecco le direttrici da seguire.

Scritto da Mauro Natta
Multifunzionalità e nuova offerta, le strade obbligate dei casinò

Spesso, forse troppo, ho scritto di organizzazione del lavoro e della produzione, due problemi che non possono essere affrontati e, tanto meno risolti, disgiuntamente.
Probabilmente mi sono anche espresso in merito alla necessità di una organizzazione orizzontale tale da permettere una rapida comunicazione. Il decisionismo è la qualità basilare per una azienda che fornisce servizi e non può essere frutto di molti ma di un solo responsabile con alle spalle la dovuta professionalità e la indispensabile provata esperienza.

Ebbene ora ho deciso di approfondire cominciando dal lavoro che, come molti me compreso, sostengono deve svilupparsi attorno al concetto di multifunzionalità; tutti o quasi i prodotti offerti alla clientela dovrebbero essere conosciuti compiutamente dagli impiegati addetti al gioco.
D’altro canto se così non fosse sarebbe ben più difficoltoso adeguare l’offerta alla domanda; questa è una caratteristica oserei dire irrinunciabile.

Così come lo è la differenziazione dell’offerta e l’arricchimento della stessa tramite assolute o quasi novità per il particolare mercato.
Quindi, possibilmente per mantenere alta la propria quota di mercato, la maggior parte degli addetti al gioco dovrebbe conoscere bene molti giochi e questo principio già precede.

Ma in una sala da gioco si svolgono altre funzioni, tutte importantissime e collegate nell’intento di controllare e di fornire al marketing le necessarie informazioni.
Parlo della nota allegata al singolo tavolo da gioco dove a cura del capo o di altra figura sono indicate le notizie relative alla partita, tipo vincite e perdite rilevanti, qualità ed intensità delle puntate ed altro ancora.
Non va sottaciuta la indispensabilità di fruire di un programma dove far confluire i dati relativi al risultato (netto e lordo) di ogni tavolo.

Questo ed altro che non cito per non annoiare il lettore potrebbe riversarsi nella contabilità amministrativa e in una eventuale, ma sempre utile, raccolta dati atti ad evidenziare, a posteriori, la regolarità del gioco.

Passando alla principale difficoltà, che posso immaginare come ex dipendente tecnico, introduco la problematica “punto”, ovvero la partecipazione alle mance degli addetti direttamente al gioco.
Un tempo erano in essere i reparti per cui ogni reparto partecipava alle mance del proprio gioco se non ricordo male il reparto trente et quarante era unito a quello della roulette; l’addetto al trente et quarante poteva lavorare proficuamente alla roulette francese.

Probabilmente è una delle prime ridotte occasioni di multifunzionalità così come, a seguito dell’introduzione dei giochi americani, si unirono il black jack alla roulette, appunto, americana.

Premesso che al criterio della ripartizione in discorso provvedono motu proprio i dipendenti che ne hanno diritto, il gestore non dovrebbe essere interessato per l’accordo che ne può seguire, questa è la vera ed unica palla al piede della multifunzionalità.

Ora passo alla produzione che, e mi ripeto, deve avere determinate caratteristiche quali la novità e la diversificazione. La clientela non è più quella di un tempo e alcuni giochi sono in enorme calo; il trente et quarante lo troviamo in una sola casa da gioco, lo chemin de fer è stato affiancato dal punto banco che, probabilmente a mente il rischio di impresa legato alla concessione di credito, presenta un migliore se non gradito accoglimento.

Non possiamo dimenticare che i proventi derivanti dalle slot hanno raggiunto una rilevante incidenza percentuale sul totale di proventi netti e nemmeno sottostimare che la pandemia ha incentivato il gioco online che potrebbe, forse, dovrebbe divenire un apporto economico da misconoscere.

Tornando alla multifunzionalità credo sia necessario per l'azienda creare una sorta di premio in base ai giochi praticati dopo aver superato un esame al quale partecipi un rappresentante dei dipendenti interessati. Ciò non ha nulla a che vedere col trattamento della ripartizione del punto nel senso che non è strettamente collegato e rimane sempre a carico esclusivo dei dipendenti aventi causa.

 

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