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Casinò italiani chiusi, si va all'estero (con multa)

27 aprile 2021 - 08:41

Primi episodi di residenti in Italia che si recano a giocare nei casinò svizzeri, altro effetto della perdurante chiusura delle location tricolori.

Scritto da Anna Maria Rengo
Casinò italiani chiusi, si va all'estero (con multa)

I casinò italiani, come le altre location di gioco terrestri, restano chiusi in attesa di nuove disposizioni, come finalmente si starebbe valutando, in vista di una possibile riapertura il 2 giugno.

E intanto, in Europa e nei paesi confinanti si riapre, a cominciare dalla vicina Svizzera, che diventa così "meta" di pellegrinaggi di gioco, non autorizzati se l'unico motivo per passare la frontiera è soltanto quello di andare al casinò.

Solo nella giornata di ieri, lunedì 26 aprile, si sono registrati due episodi di cronaca. Il primo ha visto come protagonisti, secondo quanto riportato dal sito Calciomercato.com, otto giocatori del Monza, che "hanno raggiunto la Svizzera per passare un pomeriggio alternativo, tra ​slot machine, roulette e tavoli da gioco". 

E lo stesso, anche se i protagonisti non sono altrettanto celebri, hanno fatto alcuni cittadini rumeni, residenti a Como. Come si legge stavolta su espansionetv.it, "le pattuglie miste, formate da agenti della polizia di frontiera di Ponte Chiasso e dalle guardie di confine svizzere hanno fermato un’auto con quattro persone a bordo diretta in Italia. Le persone controllate, tutte di nazionalità romena, si erano spostate dal Comune di residenza senza un valido motivo. Provenivano infatti da un casinò svizzero. Sono stati multati per il mancato rispetto delle norme anti Covid. Dai controlli è emerso inoltre che uno dei quattro era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Milano per l’espiazione di una pena residua di un anno e 5 mesi di reclusione per rapina. E’ stato arrestato e portato al Bassone".

Ovviamente, nessun commento e neanche conferma di quanto accaduto da parte dei casinò interessati, che come da prassi identificano e registrano i visitatori ma sono tenuti a preservare la loro privacy. Non sono invece tenuti, come comprensibile, a sapere e chiedere per quale motivo si trovino in Svizzera e dunque se la visita al casinò è l'unico scopo di essa, al momento non autorizzata, o solo il corollario di motivi consentiti dalle attuali normative in materia di Covid-19.

Secondo quanto apprende Gioconews.it, nella prima settimana di riapertura (i casinò svizzeri sono tornati in attività il 19 aprile), ci sono stati pochissimi italiani nelle sale delle case da gioco ticinesi, ma il fatto che dal 26 mezza Italia (e soprattutto il nord) è diventata gialla,  consente liberi spostamenti nell'ambito regionale e tra regioni gialle, e potrebbe indurre i più imprudenti a sfidare i divieti tuttora vigenti quando si tratta di andare all'estero.

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