skin

Silvestri: 'Sopravvivenza casinò sia obiettivo condiviso'

28 novembre 2020 - 09:17

Il neo presidente di Federgioco, Stefano Silvestri, illustra le priorità dell'associazione che rappresenta i casinò italiani.

Scritto da Anna Maria Rengo

Una nuova pagina per Federgioco, l'associazione che rappresenta i casinò italiani e le loro proprietà e che il 27 novembre, in assemblea telematica, ha nominato come nuovo presidente Stefano Silvestri, attualmente direttore generale del Saint Vincent Resort & Casino dopo lunghi anni professionali impiegati al Casinò di Venezia, città dove è nato nel 1958.
Silvestri, che succede al veneziano Maurizio Salvalaio, arriva alla guida dell'associazione nel momento più difficile per il settore dei casinò, messo a durissima prova dal duplice lockdown imposto dalla pandemia, con il secondo in scadenza il 3 dicembre ma senza che, al momento, ci sia alcuna certezza su quando le case da gioco potranno riaprire i battenti, al di là del fatto che la loro operatività è fortemente condizionata dalla possibilità che i clienti possano recarvisi.

In questo quadro, bisogna muovere i primi passi: “Verso la metà di dicembre torneremo a vederci, sempre in modalità telematica, per definire una serie di questioni, come l'integrazione allo Statuto e lo studio delle nostre modalità di funzionamento”, spiega Silvestri.

In assemblea è intervenuto anche l'assessore alle Partecipate della Regione Valle d'Aosta, Luciano Caveri, per proporre un fronte congiunto in vista della riapertura dei casinò Che cosa ne pensa?

“È un'iniziativa di tipo politico: l'assessore Caveri conta di riunire un tavolo al quale far sedere sindaci, assessori, presidenti delle Regioni così che una iniziativa comune possa sortire qualche effetto”.

Come giudica le varie misure messe in campo del Governo per sostenere le imprese colpite dal lockdown?

“Lo Stato mette a disposizione delle possibilità di varia natura, dai ristori, agli sgravi, alla cassa integrazione. Noi ci stiamo muovendo all'interno di queste opzioni e possibilità, cercando di avere quello che è possibile nel rispetto della legge, ma se ci sarà la possibilità di avanzare richieste ulteriori, lo faremo”.

Come intende muoversi nei confronti delle organizzazioni sindacali?

“Ogni periodo ha i suoi frutti e caratteristiche. Quando l'assessore Caveri parla di coinvolgimento, per quanto riguarda Federgioco non credo sia possibile escludere i rappresentanti dei lavoratori specie sul tema legato alla sopravvivenza delle nostre aziende”.

Prima che l'emergenza Covid ponesse in primissimo piano altre priorità, per i casinò il problema principale era rappresentato dalla chiusura di quello di Campione d'Italia. Come affronterete la questione?

“Per ora siamo, come tutti, in attesa della pronuncia della Cassazione e parlare prima di essa diventa difficile. Non si possono coltivare né illusioni né speranze. Bisogna seguire le norme e le sentenze”.

Nel 2021, Covid permettendo, il Governo intende mettere mano anche al riordino dell'offerta di gioco e in questo quadro, come ribadito anche recentemente dal sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta, si presterà attenzione anche ai casinò. Come Federgioco intende muoversi?

“Sicuramente ci inseriremo in questo solco, soprattutto con l'appoggio delle proprietà e dei parlamentari di riferimento”.

 

Articoli correlati