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Campione, nuda proprietà in attesa della politica locale e nazionale

07 agosto 2020 - 08:37

Una società immobiliare offre ai campionesi la possibilità di cedere in nuda proprietà le proprie abitazioni.

Scritto da Anna Maria Rengo
Campione, nuda proprietà in attesa della politica locale e nazionale

In attesa di notizie sul tavolo istuzionale chiesto dai sindacati per fare il punto sulla possibilità di riaprire il Casinò, in attesa di conoscere i nomi dei candidati a sindaco per le elezioni di settembre, la situazione economica di Campione d'Italia e dei suoi residenti è sempre molto grave.

"Una grande opportunità", per fare fronte al possibile "bisogno di liquidità", viene offerta da Preatoni Nuda Proprietà. Come si legge sul volantino affisso, Preatoni offre ai proprietari di un immobile a Campione d'Italia la possibilità di "venderne la nuda proprietà mantenendo il diritto di usufrutto e continuando ad abitarci gratuitamente per tutta la vita o di affittarlo e continuare ad incassare affitti".

La società luganese illustra anche i vantaggi della nuda proprietà, e che consistono nell'ottenere liquidità velocemente e nel migliorare il proprio stile di vita. "La vendita della nuda proprierà - spiega la società - ti consente di continuare a vivere come hai sempre fatto, disponendo della liquidità necessaria ad affrontare spese impreviste o semplicemente affrontando il futuro con più serenità".

Una serenità che certamente manca ai campionesi, vista la perdurante chiusura del Casinò. Certamente, un parziale sollievo è arrivato grazie alle disposizioni contenute del decreto Rilancio, ormai convertito definitivamente in legge, ma c'è da aspettare l'esito dell'emendamento del relatore alla legge di delegazione europea sull'abrogazione della direttiva comunitaria che inserisce Campione nel territorio doganale dell'Unione europea e il provvedimento che, si spera, attuerà quanto previsto dall'ordine del giorno del senatore del Pd Alessandro Alfieri sull'esenzione dei campionesi dal divieto di utilizzare targhe estere. In questi ultimi due casi, ci sarà da aspettare la ripresa dei lavori del Senato, a settembre.

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