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Casinò Sanremo, spunta il rilancio dei giochi tradizionali

13 aprile 2019 - 09:57

Diversi candidati a sindaco di Sanremo pongono l'accento sulla necessità di rilanciare i giochi tradizionali al Casinò.

Scritto da Mauro Natta
Casinò Sanremo, spunta il rilancio dei giochi tradizionali

L’intervista rilasciata a Gioconews Casinò dal candidato a sindaco di Sanremo Alberto Pezzini è stata oggetto da parte mia di una attenta lettura; non sto a ripetere le motivazioni che mi hanno indotto a farlo.
Sicuramente la constatazione degli introiti derivanti dai giochi lavorati per gli anni dal 2014 al 2017 (13,1 – 10,8 -10,6 -10,3) passati dal 28,36 percento del 2014 al 22,94 percento del 2017 non può essere sfuggita a chi ha esaminato attentamente le risultanze della locale Casa da gioco.
Tra i giochi in discorso quelli tradizionali languono (roulette francese), lo stesso dicasi per la fair roulette e punto banco anche se non è tradizionale.

L’osservazione dei bilanci, fortunatamente in utile, evidenziano un costo eccessivo per le consulenze; il trend finanziario positivo è dovuto, evidentemente, alla produzione derivate dalle slot.
Il pensiero del candidato può, a mio parere, riassumersi nella dichiarata necessità di recuperare una clientela di qualità tramite il rilancio dei giochi tradizionali.

Ritengo che la risposta sul ruolo del Casinò può riassumere l’idea complessiva che ha espresso il candidato: “Un ruolo trainante. Un tempo il Casinò di Sanremo aveva la possibilità di svolgerlo in quanto c’erano i denari e foraggiava una pletora di manifestazioni culturali, ricreative, turistiche, ma ora ciò non accade più. Il Casinò è una figura trainante della città e naturalmente se gode di ottima salute economica fa fiorire tutta una serie di manifestazioni di cui non ci ricordiamo neanche più…”.
Ho potuto constatare idee chiare sul ritorno degli investimenti là dove lamenta l’eccessivo costo delle consulenze e una decisa convinzione sul ruolo del passaparola che dipende dal servizio alla clientela, in specie quella dei giochi tradizionali.

Mi è sembrato, invece, ed è una sensazione del tutto personale, che la gestione dovrebbe godere di una conduzione orizzontale nella quale il decisionismo ha la precedenza.
Forse sono in errore, in ogni caso auguro alla Casa da gioco il miglior bene possibile per una città che lo merita veramente.

 

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