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Casinò, una guida pratica per conoscere aziende e produzione

13 novembre 2018 - 11:48

Quello che bisognerebbe conoscere di una casa da gioco: ecco la terza parte di un'analisi in quattro puntate.

Scritto da Mauro Natta

Tra le cose che bisognerebbe conoscere di un Casinò ci sono:
1) Presenze e introito:
Le presenze solitamente sono tutte registrate, nel caso non lo fossero per i clienti Vip e quelli che hanno il libero accesso in quanto assidui frequentatori, occorre provvedere in merito.
L’introito deve essere controllato in ogni suo particolare: giochi francesi o tradizionali, giochi nuovi o americani, giochi elettronici.
Per ogni argomento è necessario, al fine di una maggiore e migliore comprensione, controllare l’introito, il mercato interno di ogni singola casa da gioco, il rapporto introito/presenze e la quota di mercato in campo nazionale.
Non va sottaciuto che il programma permette anche di individuare i tempi ciclici e consente, quindi, di intervenire per interrompere o mettere un argine ad un momento discendente.
Il mercato interno: permette l’individuazione dello sviluppo dei singoli giochi, di capire le preferenze dei giocatori, di adeguare nel modo corretto l’offerta alla domanda. Il tutto allo scopo di ottenere una gestione competitiva e vincente.
Il rapporto introito/presenze: indica un dato puramente teorico ma che individua ciò che un ogni giocatore lascia per ogni tipologia di gioco e se aumenta o diminuisce la sua disponibilità.

2) Ore effettive di funzionamento.
Le ore effettive di funzionamento di ogni gioco rivestono rilevanza per comprendere, tramite il rapporto introito/ora , la resa effettiva e per capire quale gioco sia più redditizio per l’Azienda ed anche per aver contezza di quanto possa rendere il singolo impiegato per ogni tipo di gioco.
Per rendere praticamente l’idea si analizzano due giochi simili: la roulette francese e la fair roulette; il vantaggio del banco è sempre uguale, il 2,7027% poiché il cilindro utilizzato è lo stesso (dallo zero al 36).
A parità di volume di gettoni, alla francese si danno, mediamente, 25 boules all’ora alla fair si può arrivare a 40. Essendo il valore giocato alla francese il doppio di quello giocato alla fair, la prima ne è avvantaggiata.
Per un buon funzionamento di un tavolo della francese occorrono 5 impiegati, con lo stesso numero si possono aprire 3 tavoli della fair.
Indubbiamente la resa oraria di un tavolo francese è superiore rispetto alla fair. Se, invece, analizziamo la resa del singolo impiegato la situazione si inverte. (segue)

 

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