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Sanremo, furti di fiches ai tavoli del casinò: processo da rifare

27 gennaio 2016 - 08:55

Un vizio procedurale rende nulla la sentenza che ha condannato per furto di fiches sei dipendenti del Casinò di Sanremo.  

Scritto da Redazione GiocoNews

 

Tutto da rifare per il processo sui presunti furti di fiches ai tavoli del Casinò di Sanremo, che ha visto il coinvolgimento di sei dipendenti della casa da gioco.  La sentenza che ha visto condannare i capitavolo Andrea Baracchini (a 4 anni) e Stefano Covatta (3 anni), i croupier Luigi D’Armi (3 anni e 8 mesi), Giuseppe Caruso (3 anni e 2 mesi) ed Emiliano Cappello (3 anni), ed il controllore comunale Giuseppe Ricca (3 anni e 6 mesi), è tutta da riscrivere per un vizio procedurale.


A raccontare la vicenda sono i quotidiani La Stampa ed Il Secolo XIX, che riportano come fra la chiusura delle indagini e l’inizio del processo fosse mancato l’avviso di fine conclusione indagine per i soggetti mentre il Gip aveva disposto il giudizio diretto, su richiesta del Pubblico ministero.

 

A causa di questa procedura errata, l’indagato poteva chiedere di essere interrogato di nuovo, di seguire un rito abbreviato o di usufruire di un patteggiamento.

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