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Le partecipate in crisi all'attenzione di Mario Draghi

09 febbraio 2021 - 09:04

Il senatore del gruppo Per le Autonomie Albert Lanièce sottopone al premier incaricato il tema delle difficoltà determinate dal Testo unico sulle partecipate.

Scritto da Amr
Le partecipate in crisi all'attenzione di Mario Draghi

Il tema della riaperture delle attività al momento sospese, su tutte quelle di gioco, sarà uno tra i primi che il nascente Governo Draghi dovrà affrontare subito dopo il suo insediamento. In attesa che il premier incaricato Mario Draghi salga al Colle per sciogliere la sua riserva e ultimi, oggi 9 febbraio, il suo secondo giro di consultazioni con tutte le forze politiche, a portare alla sua attenzione le conseguenze, fortemente impattanti e negative, che la prolungata chiusura sta avendo, nel caso di aziende a partecipazione pubblica (come sono i casinò) sottoposte a lockdown, sui bilanci delle stesse e su quelle degli enti proprietari è stato il gruppo Per le Autonomie e in particolare il senatore valdostano Albert Lanièce.

A Draghi, sottolinea il senatore, "abbiamo sottoposto le criticità che sta determinando l'applicazione del Testo unico sulle società partecipate, la Madia, che nei nostri territori, per esempio la Valle d'Aosta, sta creando grosse problematiche a tutte le partecipazioni pubbliche. Ho fatto presente al professor Draghi che qualora si vada a toccare questo aspetto”, tali criticità “siano tenute in considerazione”.
 
Il riferimento è ovviamente anche al Saint Vincent Resort & Casino, la cui società di gestione è per oltre il 99 percento della Regione Valle d'Aosta, con una quota assolutamente minoritaria detenuta dal Comune di Saint Vincent.
 
Una Casa da gioco che, Covid-19 a parte, si trova anche ad affrontare la questione concordataria: nell'ottobre scorso il tribunale di Aosta ha detto sì, al nuovo piano di concordato pieno che era stato presentato dalla società di gestione del Saint Vincent Resort & Casino. Tra le novità più importanti del concordato che è stato ammesso, si innalza dal 78 all'80 percento il pagamento dei debiti chirografari, che viene anticipato di un anno rispetto al primo. Saranno però i creditori a dover approvare il piano e da parte della politica valdostana c'è preoccupazione sulle conseguenze che potrà avere la prolungata chiusura sulla tenuta aziendale.
 
Tant'è che per il 12 febbraio alle ore 14,30 è stata calendarizzata l'audizione da parte della quarta commissione Sviluppo economico del Consiglio Valle, dell'assessore all'Istruzione, università, politiche giovanili, affari europei e partecipate, Luciano Caveri, e dell'amministratore unico Filippo Rolando e del direttore generale Stefano Silvestri della Casino de la Vallée Spa.
 
Oggetto dell'audizione, si legge nella convocazione, "l'analisi del nuovo piano di concordato presentato da Cava Spa" e "l'ipotesi di ripresa dell'attività della Casa da gioco, alla luce del perdurare della pandemia".

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