Partecipate a Venezia: 'Cmv Spa da dismettere'

Si parla anche delle tre società che fanno capo al Casinò di Venezia, nel piano di revisione straordinaria delle società partecipate dal Comune che è stato approvato all'unanimità dal consiglio comunale convocato per il 28 settembre.
Il piano, come previsto, prevede la “dismissione della partecipazione tramite liquidazione” della Casinò municipale di Venezia Spa, controllata in via diretta dal Comune e costituita il 14 dicembre 1995 a seguito di deliberazione C.C. n. 22 del 6/7 febbraio 1995.
“La società – si legge nel piano - svolge attività non strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali dell'ente ed inoltre presenta un risultato di esercizio negativo in 4 dei 5 esercizi precedenti. Alla luce del fatto che la partecipazione nella società ricade nelle ipotesi di cui all’art. 20 comma 2, e che non soddisfa pienamente i requisiti di cui all’art. 4, commi 1 e 2, T.U.S.P., è prevista la dismissione della partecipazione stessa mediante messa in liquidazione".

I TEMPI – Il piano di revisione ricorda che, dopo che “è stato deliberato dall'assemblea dei soci
nella seduta del 29 febbraio 2016, il conferimento da parte di Cmv Spa alla Casinò di Venezia Gioco Spa del ramo d'azienda costituito dall'insieme dei beni e rapporti giuridici organizzati funzionalmente alla gestione della casa da gioco, oltre alla partecipazione in Venis Spa., pari al 5 percento del capitale sociale”, il piano di razionalizzazione prevede che “i residui assets patrimoniali attivi e passivi rimangano in capo a Cmv Spa come di seguito rappresentati: - dal lato dell’attivo patrimoniale la partecipazione totalitaria nella Casinò di Venezia Gioco Spa, la partecipazione di minoranza nella Palazzo Grassi Spa e il Palazzo dell’ex Casinò del Lido e le aree del c.d. Quadrante di Tessera; dal lato del passivo, il debito verso il Comune di Venezia di 36 milioni di euro e i debiti bancari a breve (circa 15 milioni di euro con linee di credito ad oggi interamente utilizzate) il cui rimborso sarà reso possibile in prospettiva a medio termine dalla vendita delle aree del c.d. Quadrante di Tessera”.
Nell’arco di un anno e mezzo “si dovrebbe completare la procedura di cessione dei terreni del
c.d. Quadrante di Tessera, il cui corrispettivo dovrebbe consentire il rimborso dei debiti della
Cmv Spa., prioritariamente quelli di natura bancaria e poi quelli verso il Comune di Venezia.
Una volta che ciò si fosse realizzato, sarebbe possibile procedere con una messa in liquidazione della società con assegnazione dei suoi assets patrimoniali residui al socio Comune, tra cui la partecipazione totalitaria nella Casinò di Venezia Gioco Spa e il Palazzo del Casinò del Lido di Venezia e la partecipazione di Palazzo Grassi Spa. A conclusione del percorso tracciato si perverrà alla messa in liquidazione della società. In considerazione del fatto che comunque la semplificazione del Gruppo Casa da Gioco potrebbe richiedere un tempo superiore a quello previsto dal nuovo testo unico per la dismissione della partecipazione (30 settembre 2018) si è comunque proceduto alla modifica dello statuto della società adeguandolo alle previsioni del testo unico con deliberazione dell'assemblea straordinaria dei soci del 28 dicembre 2016.