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Campione d'Italia, tra attese e preoccupazione

16 marzo 2019 - 11:20

Forte tensione e preoccupazione a Campione d'Italia: in questa situazione incerta slitta anche la discussione della mozione da parte del consiglio regionale della Lombardia.

Scritto da Anna Maria Rengo

Tensione e preoccupazione a Campione d'Italia, dopo la sentenza della Corte d'Appello di Milano che ha sì annullato quella del tribunale di Como sul fallimento della società di gestione del Casinò, ma che è stata tutt'altro che risolutiva, visto che allo stato attuale non si sa se la curatela deciderà di ricorrere in Cassazione o se invece passerà in giudicato, nel qual caso, comunque, il tribunale lariano sarà comunque chiamato ad aprire un nuovo procedimento che potrebbe portare, per la seconda volta, alla dichiarazione di fallimento.

La domanda, come si legge nello striscione affisso oggi 16 marzo all'arco d'ingresso della cittadina in occasione di una nuova manifestazione di protesta, è appunto: "Dov'è la politica?".

A ridosso dell'arco, le strade sono state chiuse con delle catene, paralizzando la viabilità, creando problemi che hanno portato allinterveto della polizia cantonale.

In questo contesto di estrema incertezza, infatti, nessuna novità è arrivata per quanto attiene la nomina del commissario prefettizio, con il decreto già firmato dal premier Giuseppe Conte che, in assenza di ulteriori notizie, sarebbe ancora in fase di vaglio da parte della Corte dei Conti.

Nessuna risposta neanche sul fronte regionale: a tale proposito c'è da registrare che il prossimo consiglio regionale della Lombardia, convocato per il 19 marzo, non prevede all'ordine del giorno la discussione della mozione bipartisan che sollecita presidente e giunta regionale a intervenire nei confronti del Governo. La discussione della mozione era stata rinviata, su richiesta della Lega, nell'ottica di lavorare a un testo ancor più condiviso, ma la nuova calendarizzazione tarda.

Sullo sfondo, resta anche il probema rapprentato dall'attuazone della direttiva europea che imporrà, in futuro,una dogana alle porte di Campione, oggetto di una lettera che i residenti hanno inviato alle autorità italiane, europeeed elvetiche.

 

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