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Inchiesta danno erariale St. Vincent: al via sequestro conservativo

07 marzo 2018 - 09:52

La Guardia di Finanza ha avviato il sequestro conservativo dei beni, nell'ambito dell'inchiesta sul danno erariale derivante dai finanziamenti al Casinò di Saint Vincent.

Scritto da Amr
Inchiesta danno erariale St. Vincent: al via sequestro conservativo

Come una bomba, arriva all'improvviso, mentre è in corso il Consiglio Valle e le discussione dei due punti all'ordine del giorno relativi al Saint Vincent Resort & Casino, la notizia che su disposizione della procura della Corte dei Conti della Valle d'Aosta, il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza sta notificando il sequestro conservativo di beni (immobili e conti correnti), per un valore ancora da definire, a 21 consiglieri ed ex consiglieri regionali valdostani. Il provvedimento è legato all'inchiesta contabile per un presunto danno erariale di 140 milioni di euro relativo al finanziamento pubblico del Casinò di Saint-Vincent. La riporta l'Ansa, secondo la quale il sequestro cautelativo di beni riguarda gli ex presidenti della Regione Augusto Rollandin e Pierluigi Marquis, il senatore Albert Lanièce, il presidente del Consiglio Valle Joel Farcoz, gli assessori regionali Mauro Baccega, Emily Rini e Aurelio Marguerettaz, i consiglieri regionali Luca Bianchi, Stefano Borrello, David Follien, Antonio Fosson, Giuseppe Isabellon, André Lanièce, Marilena Peaquin, Claudio Restano e Renzo Testolin, gli ex consiglieri Leonardo La Torre, Ennio Pastoret, Marilena Peaquin, Ego Perron e Marco Vierin. 

Nell'ambito dell'inchiesta contabile sul finanziamento del Casinò, i sequestri disposti dalla procura regionale della Corte dei Conti della Valle d'Aosta riguardano immobili, terreni, disponibilità liquide in banche, società di gestione del risparmio e società fiduciarie, oltre a quinto della quota relativa a stipendi, pensioni e vitalizi maturati presso datori di lavoro ed enti pubblici.

Tra questi, 151 tra immobili e terreni sono sequestrati nelle conservatorie dei registri immobiliari in Valle d'Aosta e nelle province di Sassari, Savona e Alessandria per un valore catastale di 6,6 milioni di euro, corrispondente valore di mercato di circa 20 milioni di euro. Inoltre 81 tra conti correnti, conto titoli e altre forme di investimento sono stati sequestrati presso 31 istituti di credito, società di gestione del risparmio e società fiduciarie.
Molti dei conti correnti intestati agli indagati - secondo quanto si è appreso - risultano essere già stati spogliati delle disponibilità presenti in un momento successivo alle contestazioni erariali formulate dall'Autorità Giudiziaria contabile. Analogamente, su parte degli immobili e terreni di proprietà, gli amministratori pubblici hanno compiuto operazioni atte ad evitare i provvedimenti cautelari dell'Autorità Giudiziaria, la quale potrà comunque agire con azione revocatoria a tutela del credito erariale e della comunità valdostana.
LE REAZIONI - Sorpresa e, al momento, posizione attendista, da parte dei diretti interessati: l'ex assessore Ego Perron fa infatti sapere a Gioconews.it: "Non ne so nulla", mentre Claudio Restano afferma: "Sono in Consiglio, appena potrò mi informerò, per ora non ho nulla da dichiarare". Altri ancora, interpellati, si trincerano dietro a un "no comment".

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