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Casinò, tra quote di mercato e nuova clientela

25 gennaio 2022 - 11:47

Nei casinò deve restare alta l'attenzione verso l'esigenza di aumentare la propria quota di mercato, ma anche di incrementare la clientela.

Scritto da Mauro Natta

Mi pare impossibile che il desiderio di aumentare la propria quota di mercato e non solo nazionale sia passato, o quasi, di moda.

La ricerca di nuovi giochi da tavolo, lo sviluppo dell’online anche dal vivo e le iniziative mirate al raggiungimento di clientela nuova e la relativa fidelizzazione tramite il miglioramento dei servizi, non le trovo più nelle corde delle gestioni attuali.

Non solo rivolte prevalentemente al mercato nazionale ma anche a quello estero; la domanda esiste e l’offerta dà l’impressione di latitare.

Non si tratta di incrementare solo le proprie presenze a danno di altri ma, credo, che l’osservazione di quanto avviene nel Paese, San Marino compreso, possa dare una idea abbastanza reale di un aumento del giocato nelle case da gioco e nell’online.

 

2021

SANREMO

VENEZIA

SAINT VINCENT

Roulette francese

1,63

0,20

 

Fair roulette

0,40

6,54

4,79

Trente et quarante

 

 

 

Chemin de fer

 

4,11

0,86

poker

0,55

1,14

1,44

Tornei poker

0,26

 

 

Black jack

0,60

3,44

1,79

Punto banco

0,98

7,51

3,03

craps

 

 

0,43

Roulette americana

 

 

0,88

Totale giochi lavorati

3,55

22,94

13,22

slot

18,54

31,44

17,36

Totale netti

22,09

54,38

30,58

presenze

82.988

302.937

155.795

 

2021

SANREMO

VENEZIA

SAINT VINCENT

GIOCHI LAVORATI

3,55

22,94

13,22

SLOT

18,54

31,44

17,36

TOTALE NETTI

22,09

54,38

30,58

% SLOT /TOT.NETTI

83,93

57,82

56,77

Non è il caso di proporre un confronto tra il 2020 e il 2021 stante i dati non omogenei a mente le restrizioni dovute alla pandemia che, senza dubbio, hanno influito sul numero delle giornate lavorate e sulla qualità delle stesse.

Mi preoccupa, forse eccessivamente visto che sono in pensione da parecchio tempo, che alcuni giochi stiano scomparendo, Prima di analizzarli traggo una considerazione: così operando si diminuisce l’offerta ed allora perché stupirsi del calo di presenze tenuto debito conto che ormai si può giocare da casa.

Roulette francese tradizionale (3 impiegati e il capo, per intenderci) non è più gradita alle gestioni più che alla clientela. Forse il minor costo del lavoro può aver convinto le gestioni ma la troviamo in altre case da gioco anche vicine. Altre intendono rilanciare i cosiddetti giochi francesi o tradizionali.
Per identico motivo la fair roulette ha subito un forte incremento, in specie, a Venezia (Ca’ Noghera).

Trente et quarante un gioco di rapido svolgimento ma frequentato da una clientela particolare, specialmente ai miei tempi. Un gioco dove con probabilità la bassa percentuale a favore del banco non attrae le case specialmente se effettuato con puntate basse.

Lo chemin de fer, che pare in forze solo a Venezia, penso a Ca’ Vendramin, non è più, come una volta, il fiore all’occhiello di un casinò anche a causa della esposizione per concessione di credito da mettere a confronto con la cagnotte (la percentuale a favore della casa quando il banchiere vince).

Che dire del poker? È probabile che le restrizioni imposte lo abbiano penalizzato, lo stesso dicasi per i tornei; si può agevolmente giocare col telefonino o col tablet.

Punto banco e black jack sono, da qualche tempo, discretamente gettonati, il primo più del secondo. Il punto banco ha sostituito lo chemin de fer specialmente per il fatto non è richiesto il numero minimo di partecipanti.

Ma l’incremento dell’offerta di gioco potrebbe complicare l’organizzazione del lavoro e della produzione principalmente per il motivo dalla eventuale necessità di un incremento del personale superabile, come spesso mi sono permesso di sollecitare, solo con la multifunzionalità anche parziale, all’inizio.

E con quanto sopra, con la ferma intenzione di operare al più presto con gli impiegati buoni conoscitori di parecchi giochi nell’attesa che diventino tutti, non possiamo disconoscere di aver raggiunto un buon risultato.

L’esperienza mi consente di affermare che con le novità si concorre a stimolare la curiosità e, conseguentemente, la presenza di nuovi giocatori e poi subentra la capacità di mantenerli.

Vorrei in ultimo evidenziare che la produzione, come conosciamo bene, dipende da molti fattori: ha assoluta necessità di un coordinatore dotato dell’indispensabile esperienza e conoscenza del mestiere derivante dall’aver fatto la “gavetta”, che è arrivato all’apice per i meriti derivanti da una interrotta carriera fatta di importanti conoscenze nel ramo gioco e di stima reciproca formatasi nel tempo. Il tutto, necessariamente, presume la serietà professionale della persona pronta ad assumere, al tempo stesso, le grandi responsabilità che ne derivano.

 

 

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