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Casinò, la difficile scelta tra qualità e quantità

02 dicembre 2021 - 05:02

Le diverse gestioni dei casinò italiani sono chiamate a effettuare una scelta tra la diversa offerta di gioco, ma l'obiettivo deve essere l'incremento dei ricavi.

Scritto da Mauro Natta
Casinò, la difficile scelta tra qualità e quantità

Qualità o quantità; ecco l’interrogativo che si pone giustamente chi o coloro che sono chiamati alla gestione della casa da gioco.
La conseguenza è logica ed incontrovertibile: scegliere quantificando tra slot machine e giochi da tavolo, gioco online o anche dal vivo.
Procedo a gradi cercando di non fare confusione in un argomento che, da solo, si presta in modo gigantesco a farne.

LE SLOT - Slot sì ma dopo aver posto una particolare attenzione alla composizione del bacino di utenza ordinario. Anche le macchine hanno un costo e tenerne conto diventa un imperativo anche se il costo del personale è notevolmente inferiore.

IL GIOCO ONLINE - Il gioco online è un capitolo a parte nel senso che se da un lato permette a molti di partecipare, dall’altro la messa in funzione di determinati giochi può urtare la suscettibilità di qualche dipendente. Se la scelta cade sul gioco online dal vivo è opportuno tenerne conto di costi e ricavi nella loro totalità. Non mi pare il caso di approfondire l’argomento, è sufficiente por mente al fatto che questi giochi fanno registrare solo proventi netti.

LA ROULETTE - Passando ai giochi da tavolo, inizio dalla roulette che conosciamo in tre versioni: americana o con doppio zero, fair con il tavolo americano e il cilindro francese con un solo zero e la tradizionale (conosciuta anche come francese). Quale delle tre?
L’americana non penso trovi una grandissima accoglienza, ma dipende in ogni caso dalla composizione del bacino di utenza solito, in quanto la speranza matematica di vincere del giocatore è inferiore a quella attesa nelle altre due tipologie.
La fair che permette un gioco più veloce e tranquillo se praticato con gettoni di colore che, però, può limitare il numero dei tavoli. Il vantaggio del banco è uguale alla tradizionale e il gioco è diverso in alcune combinazioni di puntata che non è il caso di specificare al momento. Il minimo di giocata è, solitamente, più basso e nel raffronto con la tradizionale è opportuno considerarlo in una visione ampia.

La tradizionale che richiama i veri appassionati tuttora esistenti e che nel sentire la pallina che gira trovano la vera essenza del gioco. Di solito i frequentatori sono coloro che hanno una possibilità di spesa maggiore e, spesso, sono catalogati tra i clienti Vip.
Così come in ogni attività si devono tenere nella dovuta considerazione i costi, nel caso in discorso è noto che la roulette americana e la fair impiegano meno personale per ogni tavolo; il rapporto è, al netto del tournant, di uno a quattro, ma non dobbiamo sottacere che l’offerta deve adeguarsi alla domanda.

Ebbene sarà necessario, forse indispensabile, aprire i tavoli in un numero tale da poter soddisfare la domanda di gioco. Ricordo che ai miei tempi, al lunedì, era possibile mettere in funzione più tavoli degli altri feriali, proprio ciò che le presenze evidenziavano. Appunto dal controllo numerico delle presenze è possibile ed auspicabile programmare l’attività.
Mi preme aggiungere che la scelta dei tavoli aperti, pomeriggio e sera, può essere influenzata dal rendimento complessivo di ogni tipologia di roulette, ad un minimo più alto e a presenze di qualità diventano interessanti, per la gestione e per il personale: i cosiddetti proventi aleatori. Così pure, è vero che i “buchi” (le perdite del tavolo) sono più facilmente compensati da numerose presenze; è uno dei rischi d’impresa da mettere in conto.

I PROVENTI ALEATORI - Il discorso dei proventi aleatori continua con i giochi da tavolo, ad esempio lo chemin de fer e il punto banco, quest’ultimo compreso tra i giochi americani. Come è noto sono giochi simili, cambia soltanto l’avversario, nel primo è un altro giocatore, nel secondo è la casa. Una differenza mi pare rilevante, cioè che per aprire un tavolo di chemin è necessaria una presenza determinata dalle regole di gioco, ciò non avviene per il punto banco.

È abbastanza praticato il black jack, forse per la velocità o forse perché il giocatore, dovendo rispondere al dealer se vuole o no carta, si sente maggiormente coinvolto. In ogni caso non si può disconoscere che l’introduzione di giochi nuovi, senza approfondire quanto abbia influito il fabbisogno di personale, ha avuto un buon successo nel mercato nazionale.
L’insegnamento che mi pare possa cogliersi da quanto precede, stante i risultati raggiunti da giochi americani e slot dopo la prima introduzione a Saint Vincent, è che da un incremento dell’offerta ci si può attendere un incremento dei ricavi.

L'INCREMENTO DEI RICAVI - Desidero, e ne sono pienamente convinto, sostenere che il futuro delle case da gioco consiste in mirate iniziative rivolte sia al miglioramento dei ricavi netti sia all’occupazione diretta e dell’indotto, turistico in particolare.
Come fare? Questo è il mio, e non solo mio, suggerimento: agire sull’offerta tramite la diversificazione (slot comprese) e il miglioramento dei servizi alla clientela. Come ottenere il risultato? Reperire giochi nuovi e, se possibile, in esclusiva in un’ottica operativa nella quale le prima preoccupazione sia quella di fornire un’offerta di prodotti che la domanda gradisce. Il tutto in un sito proporzionato al bacino di utenza normale e con la reale possibilità di ricevere una clientela d’èlite potendo fruire di un personale altamente qualificato e, nei limiti del possibile, multifunzionale.

È risaputo che la concorrenza estera è molto preparata e volendo batterla non rimangono molte soluzioni. Il giocatore è attratto dalle novità e/o dalle nuove possibilità che la pandemia gli ha fatto conoscere: il gioco online in ogni sua modalità. Perché non adottare un modus operandi improntato a sani principi commerciali che vanno incontro alla predominante peculiarità della clientela che lo ha dimostrato ampiamente ponendo mente ai risultati raggiunti dall’online in questi ultimi tempi?

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