Ambrosini: 'Bando pronto, azienda prosegue sulla strada del Ccal'

"Noi andiamo avanti con testardaggine perché ci piacerebbe che ai futuri dipendenti del Casinò Campione d'Italia fosse applicato un contratto collettivo di lavoro che tenesse conto della specificità dell'attività".

Marco Ambrosini, amministratore delegato del Casinò Campione d'Italia, fa così il punto sulla trattativa in corso con le organizzazioni sindacali, in vista della redazione del Ccal che sarà applicato ai 174 dipendenti che saranno assunti e che saranno all'opera nella prima fase di riavvio dell'attività della Casa da gioco, prevista, come afferma anche il concordato in continuità approvato dal tribunale di Como, entro la fine dell'anno.

Per questa settimana erano state calendarizzate per tre riunioni consecutive, l'ultima delle quali in programma oggi, 29 ottobre.
Che cosa succederà qualora oggi non si dovesse chiudere la partita del contratto?
"Ancora non lo so. Vedremo".

Intanto, però, è stata presentata ai sindacati una prima bozza di pianta organica, "necessariamente in fieri e che avrà bisogno di adattamenti in corso d'opera", precisa Ambrosini.
Come pure, è pressoché pronto il bando per la selezione dei futuri dipendenti che, osserva l'Ad, "preferiremmo fosse emanato successivamente all'accordo sul contratto".

Intanto, finisce ottobre e l'azienda si trova a dover affrontare, tra le altre questioni, anche quelle relative alla concessione del gioco online, in scadenza proprio questo mese. "A tutela dell'azienda, abbiamo presentato ricorso al Tar Lazio contro la determinazione dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli in merito alla decadenza della concessione, ponendoci dunque in linea con quanto fatto dagli altri concessionari di gioco online".