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Gup: 'Riduzione contributo casinò, no rilievi penali se obbligo è pattizio'

21 luglio 2021 - 09:07

Importante principio sancito dal tribunale di Como in merito all'irrilevanza penale della riduzione del contributo alle proprietà dai casinò se la fonte dell'obbligazione è pattizia.

Scritto da Amr
Gup: 'Riduzione contributo casinò, no rilievi penali se obbligo è pattizio'

La recente articolata sentenza del giudice dell'udienza preliminare del tribunale di Como Andrea Giudici nel procedimento penale sulla gestione del Casinò e del Comune di Campione d'Italia dal 2013 al 2018 esprime un principio che non interessa solo l'exclave ma tutti i casinò nazionali.

Il giudice Giudici ha infatti stabilito la potenziale irrilevanza penale di tutte le decisioni concernenti la riduzione del contributo che il Casinò deve corrispondere all'ente proprietario (Comune o Regione) se la fonte dell'obbligazione è data da una convenzione "pattizia" (fonte "pattizia" o sub-legislativa come dice il giudice) tra casinò ed ente proprietario. "La legge non disciplina la convenzione, ma si limita a prevederne l'esistenza", si legge nella sentenza, rafforzando questo concetto.

Se, viceversa, la fonte del contributo è la legge, anche nella determinazione dell'importo del contributo, come successo a Campione d'Italia sino al 31 dicembre 2014, la rilevanza penale c'è, ma, nel caso per il quale Giudici ha emesso la sentenza, era già intervenuta la prescrizione. Il Gup fa infatti riferimento a una "obbligazione pecuniaria predeterminata in misura fissa, sottratta alla disponibilità".

Nella sentenza, Giudici fa anche riferimento alla sentenza favorevole della Corte di Cassazione che aveva annullato i sequestri probatori eseguiti nei confronti di Carlo Pagan, ex amministratore delegato del Casinò, e di Giampaolo Zarcone, ex segretario comunale, per ribadire il concetto, ripreso dalla Suprema Corte, della natura privatistica della relazione economica intercorrente tra Casinò e Comune di Campione di Italia. Contributo come "assunzione di una obbligazione della Casa da gioco nei confronti del Comune ospitante", scrive Giudici, precisando la data di inizio di questo "regime" :il primo gennaio 2015 (da tale data "abolitio criminis" come dice il giudice).

Ne consegue, quindi, che l'esposto che l'ex sindaco Roberto Salmoiraghi e l'ex vicesindaco Alfio Balsamo al procuratore Nicola Piacente, con il quale si chiedeva un intervento della Procura della Repubblica al fine di valutare una possibile ipotesi di reato di Pagan nell'inadempimento del versamento verso il Comune delle cosiddette "decadali" risulta oggi, alla luce di quanto sentenziato da Giudici, infondato. Come noto, l'esposto, risalente all'inizio del 2016, aveva poi dato corso al lungo procedimento penale in corso.

 

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