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Battistotti: 'Sanremo, riavvio con fiducia e con tutti i dipendenti'

01 giugno 2021 - 11:25

Il presidente del Casinò di Sanremo Adriano Battistotti fa il punto sulla ormai prossima riapertura della Casa da gioco.

Scritto da Anna Maria Rengo
Battistotti: 'Sanremo, riavvio con fiducia e con tutti i dipendenti'

Mancano ancora due “tasselli”: l'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che fa diventare bianca la Regione Liguria, e la successiva ordinanza del governatore Giovanni Toti che recepisce quanto concordato tra ministero e Conferenza delle Regioni, dunque la riapertura dei giochi in zona bianca.

Ma sono due tasselli che si apprestano a essere collocati ben presto, e con scarsissime incognite nel puzzle della riapertura del Casinò di Sanremo che, se tutto andrà per il giusto verso (come ormai pare certo) potrà riavviare la sua attività a partire da lunedì 7 giugno.

Come e con quale stato d'animo si sta preparando il Casinò di Sanremo alla riapertura? La parola al presidente del Casinò, Adriano Battistotti.

“Lo stato d'animo è di ritrovato buonumore, che ci arriva consapevoli dell'aver fatto tutto quello che si poteva fare per crearee delle condizioni di piena sicurezza per tutti i nostri clienti”.

In che modo è stato utilizzato il lungo tempo della chiusura?

“I mesi di chiusura non sono passati invano. Sono stati l'occasione per completare la ristrutturazione delle nostre sale, con specifico rierimento alla normativa antincendio. Poi, abbiamo riasfaltato il nostro parcheggio in una tonalità bordeaux, abbiamo rifatto il bar della Sala Comune creando una saletta bistrot per circa trenta persone, in modo da dare un comfort di ristoro molto prossimo ai giocatori, e ancora abbiamo riorganizzato alcuni settori produttivi dell'azienda, abbiamo eseguito tutte le manutenzioni necessarie e accelerato l'incentivazione all'esodo che era già stata programmata in precedenza. Quindi possiamo dire che attendiamo fiduciosi l'apertura, sapendo di non avere all'orizzonte necessità di grandi spese”.

Quanto puntate sui tornei di poker, sulla cultura, sull'intrattenimento e sulla ristorazione nei mesi a venire?

“Per quanto riguarda il poker già l'8 giugno ci sarà un torneo che durerà tutta la settimana e ne abbiamo programmati altri. Sull'intrattenimento abbiamo appena approvato un calendario estivo con cantanti di rilievo, balletti e altri spettacoli. Sulla cultura riprenderemo prestissimo la nostra tradizione letteraria, eventualmente volgendola al fine settimana in modo che i nostri appuntamenti con l'autore diventino anche eventi di per se stessi, nel caso accompagnandoli a momenti di enograstronomia”.

In questi mesi il gioco online è sempre rimasto in attività. Qual è il bilancio, anche in termini di fidelizzazione dei giocatori e conoscenza del brand, che potete tracciare?

“Il nostro gioco online si è mantenuto e quanto ad accessi e incassi è aumentato. La particolarità della nostra roulette live – cioè la possibilità di giocare da remoto ma seguendo una vera e propria partita di roulette, con un croupier vero, un tavolo vero e una pallina d'avorio vera – ha consentito di mantenere fidelizzati molti nostri giocatori e di trovarne anche altri”.

Come pensa che potranno cambiare le abitudini dei giocatori?

“L'esperienza dell'estate scorsa, quando avevano riaperto a metà giugno, ci ha dimostrato che le cose erano subito riprese in modo normale sia per quanto riguarda gli afflussi di clientela che gli incassi. Tuttavia, ora bisogna vedere sul campo se e quali conseguenze avranno gli effetti economici che la pandemia ha prodotto”.

I dipendenti potranno tornare tutti subito in attività, o sarà necessario prorogare per qualcuno il ricorso agli ammortizzatori sociali?

“Come segnale di ringraziamento a tutto il nostro personale che con sacrificio ha accettato il fondo integrativo salariale e comunque una riduzione delle presenze limitata a brevi turni di lavoro, e anche come segnale di fiducia nel futuro della stagione estiva che ci aspetta, abbiamo ritenuto che fosse importante e incoraggiante, anche per i nostri ospiti, poter disporre di tutti i nostri impiegati, nessun reparto o servizio escluso. Il ritorno al lavoro significa molto per tutti e come tale era una gioia che va condivisa tra tutti”.

 

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