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Ambrosini: 'Casinò Campione, un sacrificio per salvare l'azienda'

27 marzo 2021 - 10:29

L'amministratore unico del Casinò Campione d'Italia, Marco Ambrosini, sottolinea i rischi, anche per i dipendenti, del fallimento della società.

Scritto da Anna Maria Rengo
Ambrosini: 'Casinò Campione, un sacrificio per salvare l'azienda'

 

"Purtroppo, per il salvataggio dell'azienda, non c'è alternativa se non quella di un sacrificio che devono fare tutti. Tenendo presente che se essa fallirà, nessuno prenderà niente". Queste le considerazioni di Marco Ambrosini, amministratore unico del Casinò Campione d'Italia, nel commentare la trattativa in corso tra l'azienda, rappresentata dai suoi legali, e i dipendenti della Casa da gioco.

Come noto, uno degli aspetti della proposta scritta aziendale che i lavoratori e i loro legali stanno esaminando con particolare attenzione è che in essa si prevede un trattamento differente tra coloro che saranno reintegrati nel posto di lavoro al momento della riapertura del Casinò e chi non lo sarà, ma si non dettagliano i criteri con i quali l'azienda deciderà chi reintegrare e chi no. Tuttavia, fatta eccezione per coloro, dei 494 dipendenti in forze a Campione al momento della chiusura del Casinò il 27 luglio del 2018, che nel frattempo sono andati in pensione o che svolgevano funzioni non più previste nella futura gestione diretta, tutti sono attenzionati dall'azienda, per un reintegro immediato o nel tempo, quindi quando le condizioni dell'attività si saranno consolidate.

"Giovedì della prossima settimana - aggiunge Ambrosini - sarà presente in consiglio comunale a Campione, così da fornire lumi sull'evoluzione della trattativa".

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