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Scomparsa di Natta, il cordoglio dell'Ugl Terziario

05 marzo 2021 - 01:20

Da Saint Vincent e Sanremo, cordoglio in casa Ugl Terziario per la morte di Luciano Natta.

Scritto da Amr
Scomparsa di Natta, il cordoglio dell'Ugl Terziario

Dispiacere e cordoglio anche in casa del sindacato Ugl Terziario, per la morte di Luciano Natta, manager dei casinò che ha diretto, nella sua lunga carriera professionale, quelli di Sanremo, di Saint Vincent e di Venezia.

Tommaso Auci, segretario territoriale Ugl Aosta e componente del Coordinamento nazionale case da gioco Ugl, sottolinea: "La notizia della morte del dottor Luciano Natta ha colto di sorpresa tutta la Valle d'Aosta e in particolare chi, come me, ha avuto la fortuna di entrare a lavorare nel Casinò di Saint Vincent negli anni Ottanta. Un uomo molto silenzioso ma di indiscusse e uniche capacità professionali. Lo dimostra la storia nei ruoli che ha ricoperto nei casinò italiani (Sanremo, Saint Vincent e Venezia)e che sono la dimostrazione delle sue indiscusse doti di unico conoscitore del mondo e della fiducia che le diverse proprietà dei casinò gli hanno affidato e riconosciuto negli anni. Fondatore di Federgioco e altamente dotato nell'intrattenere relazioni con tutte le sigle sindacali.

L'Ugl Vda lo piange come uomo e come grande professionista, intenditore di una realtà che sta mutando velocemente negli ultimi anni. Grazie dottor Natta per i suoi puntuali consigli e per tutto ciò che ci ha insegnato in questi anni di dialogo, confronto e prospettiva futura. I suoi silenzi ci hanno insegnato tanto e i suoi sguardi spesso ci hanno aiutato a superare i periodi grigi che abbiamo vissuto nei tavoli sindacali".

Il sanremese Roberto Spina, già segretario dell'Ugl Terziario e coordinatore nazionale dell'Ugl Terziario Case da gioco, si dice "profondamente addolorato. Ottima persona, educato, mai sopra le righe neanche nei momenti più accesi, più duri nei confronti ai tavoli sindacali. Ho avuto il privilegio di lavorare e confrontarmi con lui da dipendente e da sindacalista. Il mondo dei casinò terrestri perde il suo più grande e capace dei manager, un manager di grandi valori e vedute. Per anni ha sostenuto la tesi che i casinò dovevano fare dei radicali cambiamenti, pena il fallimento di questo mondo. Purtroppo, aveva ragione ma è stato poco ascoltato dalle proprietà. È sotto gli occhi di tutti com'è andata a finire".

 

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