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Casinò italiani, tutti i numeri dei lockdown

10 febbraio 2021 - 08:30

Pesantissimo tributo quello che i casinò italiani hanno pagato alla pandemia, ecco le analisi di Gioco News.

Scritto da Anna Maria Rengo
Casinò italiani, tutti i numeri dei lockdown

Se non si riaprirà al più presto, quindi possibilmente già il 6 marzo, c'è il rischio che questo 2021 possa essere addirittura peggiore del 2020. Ma certamente l'anno passato è stato orrendo per i casinò italiani, che hanno pagato un conto salatissimo alla pandemia e al duplice lockdown (il secondo ancora in corso) imposto dal premier uscente Giuseppe Conte allo scopo di fronteggiarla.

L'anno passato i tre casinò (purtroppo bisogna almeno per il momento contarli così) hanno incassato complessivamente 94.782.845 euro, vale a dire 103.146 in meno, il 52,11 percento in meno, rispetto a un pur difficile 2019. Ma quell'anno, che pure si era chiuso con un calo di introiti totali del 18,8 percento (e con 197.929,284 euro) doveva il suo segno fortemente negativo al fatto che si paragonava a un 2018 nel quale, almeno fino al 27 luglio, di casinò in attività ce n'erano quattro. E infatti, pure il 2018 non era andato benissimo, a causa della chiusura, proprio il 27 luglio, del Casinò Campione d'Italia: 243.755.368 gli incassi totali, ma in calo “solo” del 14,13 percento rispetto al 2017.

Il risultato 2020 dei casinò italiani resterà comunque agli annali come il peggiore almeno dal 1987 a oggi (e probabilmente da molto prima, ma l'analisi di Gioco News parte da quell'anno). Tanto per avere un ordine di grandezza, nel 1987 i quattro casinò avevano introitato 166.136.437 euro (ovviamente all'epoca si usavano le lire, ma le abbiamo convertite), una cifra cresciuta gradualmente e con la sola interruzione di continuità rappresentata dal 1993, fino ai 557.513.568 euro conteggiati nel 2004, alla vigilia dunque del debutto delle slot nei locali pubblici, che aveva causato una pesante contrazione nel 2005: 480.911.006 euro, ossia il 13,74 percento in meno rispetto all'anno precedente.

Analizzando i dati elaborati, c'è da sottolineare che il calo, o meglio il crollo, degli incassi 2020, non presenta grandi differenze tra le slot e i giochi: le prime chiudono l'anno con 62.050.491 euro, il 50,31 percento in meno, mentre i giochi contano 32.732.354 euro, il 55,19 percento in meno. Inutile ricordare agli addetti ai lavori che, anche quando i casinò sono stati aperti l'anno passato, da metà giugno alla seconda decade di ottobre, hanno potuto operare con capacità ridotta, a seguito dei protocolli sanitari adottati e che, in effetti sono stati assai efficaci a prevenire focolai o casi di contagio, una circostanza che non ha però dissuaso l'Esecutivo di tornare a chiudere i casinò come tutte le location di gioco.

Il medesimo calo, un po' più accentuato, si registra anche per quanto attiene le presenze: se ne sono contate 528.172 in tutto, il 57, 35 percento in meno.

 

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