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Casinò e ripartenza: salute e sicurezza in testa, poi verranno i ricavi

20 luglio 2020 - 11:42

I dati provenienti dai casinò asiatici, come pure dal resto del mondo (Italia compresa) sono impietosi: ma secondo gli esperti, i più sicuri saranno anche i più redditizi.

Scritto da Ac
Casinò e ripartenza: salute e sicurezza in testa, poi verranno i ricavi


Allarmanti e impietosi. Così appaiono i dati provenienti dai casinò di Italia e del resto del mondo, relativamente ai risultati economici di questi ultimi mesi, come pure quelli relativi alle ultime settimane, anche dopo la riapertura (dove questa è avvenuta), quando sono stati inevitabilmente migliori rispetto ai precedenti, ma non certo brillanti. A preoccupare, più che altro, sono le cifre provenienti dalle capitali mondiali dell'azzardo e, in particolare, da quella asiatica di Macao, visto che la stessa Asia, quale origine fulcro della pandemia, dovrebbe essere anche il centro della ripartenza economica. Come in parte, sta già avvenendo, guardando l'economia generale dell'Oriente. Ma sul gioco non sembra essere la stessa cosa. Anzi. Le entrate del mercato di massa dei casinò di Macao risultano in calo – addirittura - di oltre il 95 percento. In particolare, stando ai nuovi dati pubblicati dall'Ufficio di ispezione e coordinamento del gioco di Macao, emerge che i ricavi prodotti dai giochi del mercato di massa come slot e baccarat sono scesi a 1,73 miliardi di Mop, la moneta locale, che si traducono in circa 217 milioni di dollari americani, nel periodo aprile-giugno 2020. Per un calo del 95,5 percento rispetto ai dati del 2019.
Questi scarsi risultati sono stati naturalmente guidati dall'impatto di Covid-19 e, in particolare, dalle restrizioni di viaggio che continuano a tagliare fuori i casinò dal territorio e dalla maggior parte della sua potenziale base di clienti.

LA SITUAZIONE IN ITALIA - Anche in Italia, del resto, abbiamo visto che dopo i primi quindici giorni di andamento sostanzialmente positivo alla ripresa dei lavori, con un “rassicurante” (si fa per dire) -50 percento degli incassi - che nonostante la drammaticità risultava comunque superiore alle aspettative - nei giorni successivi si è subito tornati con i piedi per terra con i problemi economici e lavorativi che hanno compensato ogni slancio di ottimismo. Con gli ingressi nelle tre sale da gioco italiane ad oggi in attività che hanno raggiunto anche il picco del -63 percento. E con la raccolta dei singoli giochi che in qualche caso ha superato anche il -90 percento. Niente di cui sorridere, non c'è che dire.
 

LA SICUREZZA PRIMA DI TUTTO - Sta di fatto, tuttavia, che il momento è critico, per tutti e sotto ogni punto di vista: non soltanto economico. Per questo va analizzato e affrontato in tutta la sua interezza, complessità e difficoltà. Come hanno tentato di fare – in un esercizio di straordinaria lucidità – gli esperti riuniti da Sbc per l'evento (rigorosamente digitale) Sbc North America (di cui Gioco News è media partner ufficiale) in cui si è discusso di salute, sicurezza e business nei casinò. In un focus evidentemente dedicato all'industria statunitense delle case da gioco ma con una serie di contenuti e riflessioni di interesse generale e valore globale. Non soltanto perché in quel territorio vi è inclusa anche la capitale mondiale del gioco e dei casinò, vale a dire Las Vegas, la cui valenza, a livello statistico e industriale, è anche superiore rispetto a quella di Macao. Dalla reunion di esperti, in particolare, è emerso come – in estrema sintesi – è da ritenere fondamentale, anche per utile in termini di business e di redditività, dare assoluta priorità a salute e sicurezza, perché questo è ciò che più conta in questo momento. Non solo per etica o responsabilità di impresa (e ci mancherebbe altro, verrebbe da dire), ma anche perché queste sono le principali preoccupazioni che ha in testa la gente, quindi anche i giocatori e i visitatori dei locali di gioco. Anche in questo caso, come al solito: chi saprà interpretare al meglio le esigenze e le richieste del suo pubblico di riferimento, sarà ampiamente ricompensato. Una regole che vale sempre e continua a valere anche in periodi straordinari come quello attuale, caratterizzato da una pandemia senza precedenti, che però deve rispondere alle stesse regole di base del marketing e del business.


In particolare, nel panel di Sbc North America che ha coinvolto Rick Arpin, Managing Parner Kpmg di Las Vegas, insieme a Brett Abarbanel, direttore della ricerca all'Unlv International Gaming Institute e Paul Hencoski, responsabile si salute pubblica e servizi alle persone di Kpmg, i due organismi (Unlv e Kpmg) hanno proposto un rapporto su come i clienti dei casinò hanno risposto all'attuale situazione di pandemia. Rick Arpin ha chiesto ad Abarbanel i punti salienti di quel rapporto. "Quello che abbiamo scoperto è che la sicurezza viene prima di tutto", ha speigato Abarbanel. "Due terzi delle persone intervistate erano preoccupate per la propria salute e solo il 30 percento delle persone era preoccupato per la propria situazione finanziaria". Ciò significa che il denaro non era necessariamente la loro principale preoccupazione. "Quindi, oltre alla possibilità economica di viaggiare o andare nei casinò, se sei preoccupato per la tua salute e sicurezza, non sei ancora pronto a farlo".
In secondo luogo, il 75 percento delle persone intervistate ritiene che le misure di sicurezza siano importanti. "I clienti si aspettano di vedere più misure, come la pulizia o l'uso di disinfettanti. Sanno che anche la distanza sociale è importante. I casinò possono fare un cambiamento intraprendendo azioni che fanno sentire i loro clienti al sicuro. Un 45 percento delle persone intervistate ha dichiarato che visiterebbero un casinò una volta che le misure saranno in vigore". Infine, ha affermato che l'88 percento delle persone intervistate ritiene che le misure di salute e sicurezza che i casinò possono adottare sono molto importanti per loro.

LA SFIDA PER L'INDUSTRIA - Arpin ha quindi chiesto a Hencoski di parlare di descrivere la situazione generale, non solo riguardo al settore dei casinò. Visto che il rapporto Kpmg include altre attività come: vendita al dettaglio, viaggi, istruzione e, naturalmente, giochi e intrattenimento. Da questa analisi emerge che la cosa numero uno a livello globale è la fiducia dei dipendenti. "Nel settore dei viaggi e dell'intrattenimento, quando i dipendenti non hanno fiducia nel ritorno ai loro luoghi di lavoro, c'è un problema per la propria attività. La numero due è la fiducia nei tuoi clienti. Sia che si tratti di attività commerciali, grandi compagnie aeree, casinò, ecc., uno dei problemi principali è come renderemo sicuri i nostri clienti nel tornare al nostro posto. Abbiamo visto molte strategie creative adottate dalle aziende per creare quella fiducia nei dipendenti e nei clienti”.
Ecco quindi che l'industria del gaming e dei casinò è di fronte a un'autentica sfida, resa ancora più ardua dal fatto che nessuno ha mai affrontato prima qualcosa di simile nella propria vita. "Stiamo imparando cose ogni giorno” – ha detto Abarbanel - spiegando che “l'ulteriore sfida che hanno gli operatori dei casinò è una questione di sostenibilità”. "Da parte dei produttori, possono presentare protocolli e procedure in modo da poter continuare le loro operazioni. Ma poi scoprono che devono continuare con quei protocolli e procedure per un po 'di tempo, settimane o mesi o anni, quindi si rendono conto che hanno bisogno di un metodo più sofisticato ".
Abarbanel ha aggiunto che tali modifiche coinvolgono non solo i produttori o gli operatori, ma anche i consumatori, che devono adeguarsi a determinate misure di sicurezza. "Ci sono cambiamenti nei protocolli di apertura e chiusura, nell'indossare maschere, ecc. Nel caso dei casinò, aumenta la segnaletica in tutto il luogo, si mettono checkpoint sanitari, equipaggiamenti vari".

LA STRATEGIA ONLINE - Insomma, nuovi scenari, che riguardano l'intero settore. Compreso il mondo dell'online. Al riguardo, l'esperto ha spiegato: "L'online è stata per molto tempo un complemento dei casinò tradizionali. L'idea del gioco d'azzardo online che cannibalizzava i casinò fisici era popolare, tuttavia, nel rapporto, solo l'8 percento delle persone intervistate afferma che avrebbero cambiato la tradizione dei casinò per l'online".

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