Opposizione a concordato St. Vincent, accolte istanze ricorrenti

La Corte d'appello di Torino ha accolto le istanze dei due creditori che si erano opposti al piano di concordato della società di gestione del Saint Vincent Resort & Casino, disponendo il rinvio degli atti al tribunale di Aosta per l'adozione dei provvedimenti di competenza che, come spiega l'avvocato Maria Chiara Marchetti, che assieme all'avvocato Filippo Pastorini difendeva gli interessi di uno dei due (i procedimenti erano due, e sono stati unificati) "potrebbe essere la dichiarazione di fallimento del Casinò".

Da parte sua, il Casinò sta valutando le misure legali da intraprendere, una volta che si saranno studiati gli atti relativi e in particolari i punti del ricorso che sono stati accolti.

LA VICENDA - Già nella fase di predisposizione del piano concordatario, era stata effettuata una segnalazione al commissario giudiziale Ivano Pagliero di "atti in frode", che però era stata respinta. "Ci siamo costituiti anche nel giudizio di omologazione del concordato preventivo - prosegue l'avvocato Marchetti - ma il tribunale di Aosta ha respinto la nostra opposizione, condannandoci al pagamento delle spese legali. Da qui l'appello alla Corte d'appello di Torino, cui abbiamo ribadito le nostre argomentazioni difensive. La Corte ha ritenuto sussistenti i motivi di opposizione che avevamo sollevato in primo grado".