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Sanremo, il presidente Battistotti: 'Toti riapra il Casinò'

20 maggio 2020 - 07:11

Il Casinò di Sanremo rivolge un'istanza al governatore della Regione Liguria perchè riapra la Casa da gioco.

Scritto da Anna Maria Rengo
Sanremo, il presidente Battistotti: 'Toti riapra il Casinò'

Così come avvenuto a Venezia, anche a Sanremo ci si rivolge direttamente al governatore della propria Regione affinché riapra il Casinò.

Stavolta, però, la richiesta non proviene dal sindacati, ma dallo stesso presidente del consiglio di amministrazione della Casa da gioco, Adriano Battistotti, che ha inviato al governatore Giovanni Toti una istanza per l’adozione di misura derogatoria ex art. 1, comma sedici, D.L. 33/2020 volta alla riapertura al pubblico del Casinò di Sanremo.

LA QUESTIONE DEL DPCM - Nella missiva si sottolinea, in particolare, che "risulta evidente come all’emanazione del provvedimento di apertura" richiesto "non possa ostare la circostanza che il Dpcm 17 maggio 2020 abbia indicato all’art. 1, lett. l), che 'sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo'.  Invero, rispetto a quella esercitata dal Casinò, trattasi di attività affidate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli a concessionari privati, del tutto differenti per tipologia, per le finalità e per le modalità di attuazione, e per lo più spiegata in superfici esigue, spesso non in grado – naturalmente, fino a prova contraria – di garantire il distanziamento sociale e la protezione della sicurezza dei clienti e del personale dal rischio contagio. Ricordiamo, a questo proposito, che il Casinò di Sanremo dispone di oltre 2.500 metri quadrati di superfici destinate a sale da gioco, e che, tenuto conto del previsto contingentamento della frequentazione, il volume d’aria mediamente disponibile per cliente presente sarà di oltre 41mila litri".

LE MOTIVAZIONI DEL CASINO' - Nell'istanza, Battistotti evidenzia che "in base agli ultimi provvedimenti (decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33  e Dpcm 17 maggio 2020), risulta che le attività economiche e produttive devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida relativi al settore di riferimento, adottati dalle Regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome, nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali; in assenza, poi, di quelli regionali trovano applicazione i protocolli o le linee guida nazionali (art. 1, co. 14, DL 33/2020). L’art. 2 del Dpcm 17 maggio dispone che, sull’intero territorio nazionale, debbano continuare a essere rispettati i contenuti del noto protocollo relativo agli ambienti di lavoro sottoscritto il 24 aprile fra il Governo e le parti sociali. E’ altresì previsto che, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica sul territorio, nelle more dell’adozione dei prossimi Dpcm, la Regione può introdurre misure derogatorie, ampliative o restrittive, rispetto a quelle vigenti (art. 1, co. 16, DL 33/2020). Ebbene, l’impiego di una siffatta misura derogatoria, coerente col sistema normativo emergenziale, pare attagliarsi perfettamente al caso dell’attività economica e produttiva del Casinò di Sanremo e costituisce oggetto della presente istanza motivata come segue".

SICUREZZA SANITARIA - "Nella comprensibile assenza – dovuta all’assoluta particolarità ed unicità dell’attività di gestione di casinò – di linee guida regionali o nazionali per tale settore, il Casinò di Sanremo, in piena conformità ai principi del protocollo relativo agli ambienti di lavoro sottoscritto lo scorso 24 aprile fra il Governo e le parti sociali, ha sviluppato ed approvato proprie Linee Guida ed un proprio Piano di Attuazione che, dotati dell’accordo delle rappresentanze sindacali tutte nonché del parere favorevole dell’Asl n. 1 Imperiese", che il Casinò allega all'istanza.

"Nelle 53 pagine del Piano di Attuazione e nelle 46 pagine delle Linee Guida - fa notare Battistotti - sono previste ingenti e massime misure di prevenzione e di protezione anticontagio per la sicurezza della clientela, del personale, dei fornitori, insomma di tutti i soggetti che entrano in contatto con l’Azienda. A titolo esemplificativo si segnala l’adozione delle seguenti misure specifiche: - controllo sistematico della temperatura corporea mediante termocamere di ultima generazione ad ogni ingresso dell’edificio della Casa da Gioco; contingentamento dell’afflusso di clientela limitato alle sole postazioni di gioco; installazione di divisori in plexiglass destinati a garantire per ogni singola postazione di gioco il distanziamento interpersonale; igienizzazione costante degli ambienti da parte di personale appositamente dedicato; distribuzione di mascherine e guanti e loro obbligatorio utilizzo da parte di clienti e dipendenti; la cui efficacia è assicurata dalla presenza dell’ampio ed articolato dispositivo di controllo interno (garantito anche da oltre 300 telecamere a circuito chiuso) caratteristico della Casa da Gioco, oltre che da un corpo di 15 agenti di vigilanza privata e dalla ampia dimensione dei saloni destinati al pubblico. Giova infine ricordare come la categoria di sicurezza per il lavoro il assegnata al codice Ateco 92.00.09 (quello cioè previsto per l’attività di Gestione di Casinò) è espressamente indicata come di rischio basso".

DESTINAZIONE PUBBLICA DEGLI UTILI - "La gestione del Casinò Municipale di Sanremo è esercitata, per il Comune di Sanremo, da Casinò Spa, società soggetta alla direzione e al coordinamento da parte del Comune medesimo, quale unico azionista. Gli introiti dei giochi esercitati, al netto delle somme necessarie per la copertura dei costi di gestione, affluiscono nel bilancio del Comune. La destinazione degli utili di esercizio realizzati da Casinò S.p.A. è decisa dall’Ente locale medesimo. Complessivamente, quindi, l’attività del Casinò Municipale di Sanremo si riflette positivamente sulla finanza dell’Ente locale e sul tessuto economico e sociale dell’intero territorio".

GARANZIE DI LIVELLO OCCUPAZIONALE - "Per il Casinò di Sanremo lavorano direttamente 231 dipendenti di Casinò Spa, mentre può essere stimato in 100 il numero dei dipendenti impiegati presso la Casa da Gioco da parte di imprese appaltatrici di servizi (ristorante interno, bar, pulizie, manutenzione, vigilanza). Attualmente oltre il 90% di costoro è in regime di Fondo integrativo salariale".

UNICITA' DELLA GESTIONE DI CASINO'- Nell'istanza si sottolinea infine che "le finalità della legge istitutiva del Casinò di Sanremo, rimangono, a quasi cento anni di distanza, inalterate. Ancora oggi, infatti, l’attività della Casa da Gioco è destinata a contrastare l’esportazione di capitali all’estero (ponendosi in concorrenza con le Case da Gioco oltreconfine), ad assicurare legalità e controllo allo svolgimento del gioco d’azzardo, a mantenere sul territorio – povero di impianti industriali ed altre attività economiche di rilievo – i proventi ricavati".

 

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