skin

Non solo gioco, i casinò come volani culturali

22 febbraio 2020 - 09:14

Nei casinò italiani vengono ospitati eventi che esulano dal gioco: un elemento su cui il legislatore dovrebbe riflettere.

Scritto da Mauro Natta
Non solo gioco, i casinò come volani culturali

I recentissimi fatti che hanno richiamato il Casinò di Venezia dimostrano, senza dubbio alcuno, che nelle case da gioco autorizzate il controllo sulle presenze, nel senso che prima della maggiore età non si può entrare, su quanto avviene all’interno e, mi preme ricordarlo ancora un volta, sulla possibilità concreta di vietare l’accesso a persone affette da ludopatia è assoluto, funzionante appieno e completamente affidabile.

Ma è bene rammentare che nelle case da gioco o sponsorizzate dalle stesse avvengono fatti di natura culturale, ad esempio gli incontri letterari a Sanremo, le presentazioni di libri ecc., gli spettacoli teatrali, festival vari, gli incontri enogastronomici ed altro ancora.

Ora, a pensarci bene, non mi pare si possano ricomprendere le citate manifestazioni in episodi di pubblicità specifica atti a promuovere il gioco d’azzardo; non credo – e ciò in modo ragionevolmente accettabile – che dette manifestazioni siano da incasellare tra le iniziative da vietare e da comprendere tra quelle che le norme in tema di divieto di pubblicità non permettono.

Molto probabilmente si deve ammettere che se qualcuno è intervenuto a conforto e sostegno del suggerimento in tema di norme sul divieto di pubblicità, sostenendo che dovrebbero essere riviste, ha agito nella certezza che determinati comportamenti possono in ultima analisi penalizzare occupazione e turismo.
Concludo e mi sento di sostenere che il divieto assoluto di pubblicità è una iniziativa che tende a penalizzare oltremodo le case da gioco che, operando in campi diversi, non incentivano l'azzardo e concorrono a sostenere eventi che col gioco nulla hanno a che vedere.

 

Articoli correlati