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I casinò alla prova 2020: obiettivo rilancio incassi

07 gennaio 2020 - 10:08

I casinò devono affrontare le sfide dell'anno nuovo puntando non solo sulla riduzione dei costi, ma anche sul rilancio degli introiti, pure attraverso l'arrivo di nuovi giochi.

Scritto da Mauro Natta
I casinò alla prova 2020: obiettivo rilancio incassi


Ho letto i risultati degli introiti delle case da gioco italiane nel 2019 e, in particolare, quelli di Saint Vincent che, passato un periodo travagliato, si appresta al dopo concordato.
Avendo trascorso quaranta anni (dal 1959 al 2000) nel citato casinò mi addentro più facilmente e volentieri in questo specifico argomento in quanto, vivendo in Valle, ho un più marcato interesse.

Già quando ero impegnato nel sindacato dedicavo molte attenzioni all'analisi dei risultati suddividendo tra francesi ed americani e, in specie, tra giochi lavorati e giochi elettronici.
Da sempre l'osservazione del mercato interno di ogni appartenente al mercato dell'azzardo autorizzato ha rappresentato una speciale attrazione e spero possa fare altrettanto con quanto, molto brevemente, vado a scrivere.
Andando ai numeri: giochi lavorati 23.731.189 euro, giochi elettronici 36.899.689 per un totale di 60.630.878.
Fermandomi alla precedente suddivisione posso constatare che i primi incidono per il 39,14 e i secondi per il 60,86 percento.

È inutile nascondersi dietro un filo d'erba; i giochi lavorati comportano un'entrata supplementare che per la gestione non è assolutamente di poco conto.
Ed allora rieccomi ritornato sull'argomento che mi ha sempre interessato: la qualità del gioco è ciò che maggiormente permette la continuità del fattore occupazionale. Tutti gli addetti ai lavori, in Italia, conoscono la rilevanza dei cosiddetti proventi aleatori, quelli, per intenderci, che a Venezia trovano riscontro delle due definizioni relative i proventi: netti e lordi. Chiaramente i primi posso conoscerli, i secondi no; ma rimane indiscutibile la rilevanza accennata in precedenza.

A mio parere personale occorre, in momenti come questi, dove le variazioni in melius appaiono lontane, ampliare, come più volte mi sono permesso di scrivere, l'offerta. Giochi nuovi da tavolo possono concorrere al mantenimento dell'occupazione e dei proventi e il ringiovanimento di altri già in uso può essere utile; il tempo stringe!
In numerose occasioni e da qualche tempo è possibile leggere di intenzioni di rilancio; purtroppo di buone intenzioni...!

Spero non ci si riduca come nel recentissimo passato: l'incremento della propria quota di mercato era la foto del calo registrato da un concorrente; ma il prodotto totale non mutava.
Ormai, se non si vuole penalizzare occupazione ed occupati non è più il tempo di raggiungere il pareggio di bilancio tramite il contenimento e/o la riduzione di determinati costi.
Il vero scopo dell'istituzione dei casinò, ad iniziare dal 1927, era quello di fornire un mezzo di autofinanziamento per gli enti periferici autorizzati in cui l'occupazione locale era una rilevante componente.
Certamente il Governo ed il Parlamento dovranno metter mano in primis alla situazione di Campione d'Italia e, nel contempo, riflettere a come recuperare l'utilità per le finanze di Regioni e Comuni.

 

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