skin

Rilancio casinò, tra costo del personale e decreto Dignità

09 novembre 2019 - 07:56

Nel pianificare un rilancio, i casinò devono tenere conto non solo del taglio al costo del personale, ma anche altri fattori vecchi e nuovi.

Scritto da Mauro Natta
Rilancio casinò, tra costo del personale e decreto Dignità

La parola magica con la quale si conclude ogni intervento al riguardo del futuro di una casa da gioco: rilancio. Non senza aver annunciato il calo del costo del personale. Che potrebbe, considerando opportunamente le vincite al gioco nei casinò autorizzati, registrare, parzialmente, un calo ulteriore.

Quali sono – certamente a parere dello scrivente – le basi di un possibile rilancio che tenga in debita considerazione il ritorno degli investimenti?
Certamente il divieto di pubblicità impone una diversa impostazione del servizio alla clientela uno dei mezzi più efficaci per instaurare una sorta di “porta a porta”.
Sicuramente una particolare attenzione ai relativi costi deve indirizzare alla ricerca e alla verifica del prodotto attualmente in offerta dalla migliore produttività e dalla maggiore convenienza alla luce, anche, del rischio aziendale.

Per finire è necessario applicare il criterio della multifunzionalità, della diversificazione e dell’arricchimento dei giochi in uso nell’intento dichiarato di renderli più interessanti ed appetibili ad una possibile clientela che potrebbe aver subito importanti variazioni.
Non va sottaciuta la rilevanza di un approfondito studio del bacino di utenza e di come sia possibile ampliarlo.

Ed allora ritengo opportuno indicare una metodologia che consente di ricavare alcune indicazioni utili, se non indispensabili, per tentare di raggiungere l’obiettivo che azioni volte al rilancio non possono fallire.
Purtroppo non è la prima volta che ne scrivo ma, nella ferma convinzione che non sia l’unico modo sicuramente efficace, ritorno brevemente su argomenti che mi sono cari.
Dallo studio del mercato interno è possibile verificare quanto ogni gioco contribuisce al totale dei ricavi, dalla tipologia di gioco ne riscontriamo la qualità.

Dal rapporto tra ricavi e presenze si individuano le preferenze della clientela.
Dai documenti relativi alle risultanze di ogni tavolo (introiti e mance) ricaviamo un ulteriore dato riguardante la qualità e, se la documentazione è anche corredata da note opportune, possiamo trovare altre significative osservazioni anche sulla regolarità del gioco.
Si parla della ulteriore limitazione nell’uso dei contanti e questo, senza tentare correttivi possibili, non può considerarsi positivo.

Sino a che i debiti di gioco saranno ricompresi tra le obbligazioni naturali pare pacifico che il gioco nei casinò non potrà che patire tendenze al ribasso. Si può ritenere che molti giocatori, anche occasionali, possono ricorrere alle carte di credito, al bancomat; se gli assegni cambiati negli appositi uffici delle case da gioco fossero interessati da un intervento mirato sull’art.1933 del codice civile, detta tendenza potrebbe essere molto più limitata. Certamente non tutti sono correntisti e non tutti possono permettersi il gioco ma il pensarci potrebbe portare risultati positivi.

La continua ricerca nell’approfondimento della metodologia per controllare la regolarità del gioco mi ha portato indirettamente ad indicare la strada per individuare tutti, o quasi, quegli elementi che mi si presentano quali indispensabili per una attenta gestione di una casa da gioco.
La metodologia che ho seguito e della quale posso ringraziare immensamente un amico la considero da moltissimo tempo, quando ancora ero dipendente.

Il tanto o troppo leggere di rilancio da ogni parte, senza sottacere che una situazione meno tragica è stata raggiunta con una drastica riduzione dei costi e non con una incentivazione dei ricavi, mi permette quanto di seguito, ovvero quanto a mio parere si può mettere in atto per affrontare un possibile incremento dei ricavi coniugato ad una attenta considerazione economica dell’investimento.

Il controllo a posteriori sulla regolarità del gioco si effettua provvedendo al rilevamento delle mance tavolo per tavolo e, volendo disporre di maggiori elementi nel caso di discrasie, con annotazioni particolari sul documento relativo al risultato netto del tavolo.
 

Articoli correlati