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Operatori economici campionesi: 'Urgente moratoria sui debiti'

16 luglio 2019 - 14:14

L'Associazione operatori economici di Campione d'Italia evidenzia in commissione regionale le necessità di cittadini e imprese.

Scritto da Anna Maria Rengo
Operatori economici campionesi: 'Urgente moratoria sui debiti'

La chiusura del Casinò Campione d'Italia, ormai il 27 luglio 2018, in attesa di notizie circa tempi e modi della sua riapertura, ha avuto conseguenze pesantissime per l'intera comunità. E nell'audizione dei rappresentanti campionesi da parte della Commissione speciale della Regione Lombardia per i rapporti con la Confederazione elvetica, sono emerse, secondo quanto apprende Gioconews.it, delle specifiche richieste da parte dell'Associazione operatori economici campionesi, che nella documentazione inviata e illustata evidenzia come "i cittadini campionesi e le residue attività economiche si trovano in difficoltà terribili. Vi sono avvisi di sfratto, azioni di recupero crediti avviate da Istituti bancari e finanziari, i distributori di energia elettrica staccano o riducono la potenza erogata, istanze di fallimento a carico di attività commerciali, etc.. Insomma una situazione insostenibile per una popolazione senza lavoro da un anno e per attività economiche e commerciali che risentono pesantemente della crisi esplosa un anno fa. Si fa presente che dopo la chiusura del macellaio, del panettiere, di uno dei due piccoli supermercati, del giornalaio, di alcuni ristoranti e bar, nei mesi scorsi ha cessato l’attività un bar sul lungo lago e anche il secondo supermercato ha chiuso i battenti. Gli altri esercizi sono in tremendo affanno!".
Secondo l'Associazione "occorre quindi intervenire urgentemente con una moratoria dei debiti, e a tale proposito la Regione Lombardia dovrebbe attivarsi con un’azione di 'moral suasion' nei riguardi di quanti vantano crediti verso la comunità campionese. Questo comporta il riunire intorno ad un tavolo di confronto tutti i soggetti coinvolti (creditori e debitori) per concordare una moratoria biennale, è infatti presumibile che tra un paio d’anni la situazione sia avviata verso un recupero economico e occupazionale".

DIRETTIVA EUROPEA E REGOLAMENTO DOGANALE - Il problema dei debiti si intreccia, inevitabilmente, con gli altri dossier aperti e con la necessità di mantenere rapporti di buon vicinato con la circostante Svizzera; come del resto i prolemi evidenziati, se non risolti, potrebbero avere conseguenze negative sia sulla possibilità di riaprire che sull'operatività del Casinò. L'Associazione si è dunque soffermata sulla Direttiva Ue 2018/0124 e il Regolamento Doganale 2019/474, che dovrebbero entrare in vigore il 1° gennaio 2020: "Tuttavia, ad oggi, il Governo non ha ancora provveduto a porre mano a una serie di questioni che insorgono a seguito dell’entrata in vigore di questi due provvedimenti", L’Associazione Operatori Economici di Campione d’Italia ha identificato, nel corso di una prima ricognizione, 14 punti problematici (come le procedure doganali, la gestione delle franchigie doganali per i privati, lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e delle acque reflue, i trasporti pubblici su strada e altro Ndr), ma l’elenco tuttavia non è esaustivo e andrebbe confrontato con la controparte svizzera ugualmente molto preoccupata dall’entrata in vigore, il 1° gennaio 2020, al buio, dei summenzionati provvedimenti. Il poco tempo a disposizione prima della scadenza del 1° gennaio 2020 non consente di poter mettere a punto i provvedimenti amministrativi e legislativi necessari per una positiva, e non penalizzante per Campione d’Italia, entrata in vigore dei due provvedimenti. Se, malauguratamente, questo dovesse avvenire diventerebbe impossibile vivere a Campione e si porrebbero quindi le condizioni per la dissoluzione della comunità campionese dopo quasi 1.300 anni di stretto contatto con l’Italia". Secondo gli operatori "è quindi urgente identificare le migliori modalità per sospendere l’entrata in vigore della Direttiva Ue 2018/0124 e del Regolamento Doganale 2019/474 sospensione che deve restare valida fino a quando non saranno stati affrontati, e risolti, tutti i problemi pratici posti dall’entrata in vigore di questi provvedimenti".

LA COMPETITIVITA' - L'Associazione ha anche posto l'attenzione sul fatto che "Campione d’Italia è un’exclave situata al centro del Canton Ticino, di conseguenza investitori e operatori economici devono confrontarsi con quanto offerto, in termini fiscali e parafiscali, dal Cantone e dalla Confederazione. Alla fine del 2018 venne approvato il nuovo testo dell’art. 188bis del Tuir (L. 136/2018, art. 25 octies) che tratta l’imposizione fiscale diretta per i redditi prodotti a Campione d’Italia. Il nuovo testo è certamente migliorativo del precedente, ma pone un limite,  200.000,00 euro in tre anni, ai risparmi fiscali ottenibili dalle Società ed entità dotate di personalità giuridica. Questo in ottemperanza al Regolamento Ue De minimis sugli aiuti di stato che pone appunto il limite di 200.000 euro di risparmi fiscali in tre anni. Non si può non far presente che tale regolamento non andrebbe applicato al territorio di Campione d’Italia per almeno due motivi: non va applicato perché gli investimenti a Campione d’Italia dovrebbero essere sottoposti a carichi fiscali e parafiscali simili a quelli applicati dalla Confederazione e dal Canton Ticino. La vera concorrenza per gli investitori nell’exclave viene dalla Svizzera, non dagli altri Paese europei, e oggi Campione con questa limitazione non è competitiva; inoltre non va applicato per la localizzazione dell’exclave, che è strettamente legata all’economia svizzera. Peraltro la non applicazione del regolamento sugli aiuti di stato su un territorio di meno di 1kmq non può certo mettere in difficoltà altri Paesi europei che, in alcuni casi, hanno norme fiscali di grande favore (molto più favorevoli di quelle offerte dalla Svizzera e dal Canton Ticino), e che fanno una concorrenza fiscale micidiale all’interno del'UE (Olanda, Polonia, Lussemburgo, Irlanda, etc.)".
L'associazione ha fatto presente che è in corso una consultazione pubblica sul regolamento De minimis che scade tra breve e che "sarebbe bene che la Regione Lombardia faccia presente la necessità di non applicare tale Regolamento a Campione d’Italia".

GLI ONERI SOCIALI - Vi è poi il problema degli oneri sociali italiani che "sono ad un livello straordinariamente elevato in relazione a quanto applicato in Canton Ticino. Per Campione esiste una legge (L. 11/86, art. 1 quater) che prevede un abbattimento del 50 percento degli oneri sociali dovuti all’Inps. A parte il fatto che vi sono anche oneri di altro genere (es. Inail, Cassa Edile, etc.), questa norma si applica solo se gli emolumenti sono pagati in franchi svizzeri (pur essendo la Lira la valuta legale nell’exclave nel 1986, e oggi l’Euro). L’Inps di Como rende poi praticamente inapplicabile tale norma, avviando azioni legali contro le imprese che applicano tale facilitazione, il risultato è che l’Inps soccombe in giudizio (anche in secondo grado) ma nel frattempo, visti tempi della Giustizia, l’azienda fallisce e si perdono posti di lavoro ( tre fallimenti negli ultimi anni e almeno 30 posti di lavoro andati in fumo)": L'Associazione ha dunque proposto un nuovo testo dell’art. 1 quater che "rende automatico, e non sindacabile, l’applicazione di una riduzione del 90 percentoi degli oneri sociali applicabili a Campione d’Italia" e fatto presente che oggi, "con lo stato di crisi in cui si dibatte l’exclave, gli Istituti Previdenziali non stanno incassando alcunché"
 

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