skin

Condanna Frigerio: soldi sottratti ad altri fini senza risanare Casinò

23 maggio 2019 - 14:28

Ecco le motivazioni con cui il tribunale di Aosta ha condannato per truffa e falso in bilancio l'ex amministratore unico del Casinò di Saint Vincent, Luca Frigerio.

Scritto da Amr
Condanna Frigerio: soldi sottratti ad altri fini senza risanare Casinò

"Il Frigerio non merita, in alcun modo, le attenuanti generiche, principalmente per la reiterazione nel tempo delle condotte, che si appalesano sempre più sfrontate mano a mano che le perdite del Casinò si aggravavano". Lo scrive il presidente del tribunale di Aosta, Eugenio Gramola, nelle corpose motivazioni (94 pagine) della sentenza di condanna a quattro anni emessa nei confronti dell'ex amministratore unico del Casinò di Saint-Vincent Luca Frigerio, per i reati di truffa e falso in bilancio.

I giudici sottolineano "il carattere particolarmente insidioso" delle condotte, "tanto che la stessa società di revisione contabile non era riuscita a formulare una valutazione degli elementi portanti a giustificazione di una previsione di ritorno agli utili della società" e anche "la gravità del danno prodotto, che ha comportato che 120 milioni di euro di denaro pubblico sono stati sottratti a finalità ben prioritarie (quali sanità, trasporti, ecc.) rispetto al ritardare lo stato di insolvenza di una Casa da gioco". Inoltre "le conseguenze del reato, che non hanno nemmeno portato al risanamento, pur senza restituzione delle somme erogate, del Casinò di St. Vincent che, viceversa, è oggi sottoposto a procedura concorsuale".

I giudici ritengono inoltre che "i piani industriali redatti dal Casinò si caratterizzano, in sostanza, per il loro spessore esclusivamente cartaceo", che le previsioni di crescita erano "del tutto inattendibili" e "sembra che l'effetto miracolistico dell'incremento dei proventi (previsti prima del 2012, Ndr) dovesse derivare dal solo fatto che si sarebbe completato il rinnovamento della struttura del Grand Hotel Billia, dimenticando però che le camere dell'albergo andavano poi riempite (di giocatori)". Una eventualità "che peraltro è difficilmente realizzabile rispetto ad una situazione di crisi non solo generalizzata, ma anche specifica del settore gioco d'azzardo, dalla quale, pure, il Frigerio aveva piena consapevolezza".

 

Articoli correlati