Verso le elezioni a Sanremo, un giusto focus sul rilancio del Casinò

Anche un quarto candidato a sindaco del Comune di Sanremo, Alessandro Condò, ha rilasciato una intervista a Gioconews Casinò. Come al solito trattasi di un argomento che mi interessa per parecchi motivi dei quali ho già detto.
A Sanremo, anche in vista delle elezioni comunali, più insistentemente che a Venezia dove si discute del contratto collettivo aziendale di lavoro, si parla sempre di più di rilancio. Ed è più che giusto data la rilevanza della Casa da gioco quale traino per l’attività turistica e alberghiera.

La quadratura dei bilanci non dovrebbe rappresentare il risultato di tagli sui costi, in specie per il personale, bensì quello dell’incremento quantitativo e, forse ancor più, qualitativo degli introiti. È la qualità che porta miglioramento dei servizi producendo una sorta di autofinanziamento, il che non guasta anche nell’ottica di un marketing impostato alla produttività ed al mantenimento, se non al miglioramento, dell’occupazione. Quest’ultima è fuori di dubbio rappresenta uno dei benefici che, unitamente alle entrate tributarie, concorrono all’interesse generale dell’Ente pubblico.

Mai potrei permettermi un giudizio sulla gestione, posso, invece, notare come l’offerta sia diminuita a scapito dei giochi tradizionali. È normale affermare che chemin de fer e punto banco sono giochi simili, è altrettanto sostenere che sono i minimi ed i massimi della puntata ad evidenziare la qualità del gioco ma, senza dubbio, non è sostenibile pensare ad una produzione che non sia mirata all’incremento dell’offerta.

Il candidato accenna - e a ragione - ad azioni mirate in una ottica di un piano di rilancio efficace.
Non è assolutamente mia intenzione tornare sul discorso del marketing e di quanto sia necessario se non indispensabile - per me è così - che sia mirato con un preciso riguardo al ritorno degli investimenti; neppure su domanda e offerta perché mi rendo conto di aver, a volte, esagerato.
Intendo invece affermare - come d’altra parte il passato recente e meno recente insegna - che un vero piano di rilancio non deve essere trascurato vista la possibile evoluzione della situazione e, forse ancor più, a causa della mutata composizione della clientela e, conseguentemente, delle preferenze ed abitudini della stessa.