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St. Vincent, i polivalenti: 'Dimenticati da Ooss e politica'

11 febbraio 2019 - 14:59

Gli ex lavoratori polivalenti del Saint Vincent Resort & Casino evidenziano come di loro non si siano occupati nè i sindacati nè la politica.

Scritto da Anna Maria Rengo

La "vittoria" del sì al refedendum indetto al Saint Vincent Resort & Casino sull'ipotesi di accordo raggiunta tra azienda e sindacati nell'ambito della trattativa avviata sul licenziamento di 168 dipendenti non è certo una vittoria da festeggiare per i lavoratori, costretti a ulteriori sacrifici, economici e normativi. Ma è particolarmente amara per la trentina di lavoratori polivalenti cui il contratto è scaduto a fine gennaio e ai quali non è stato rinnovato, come peraltro chiaramente anticipato dall'amministratore unico del Casinò, Filippo Rolando e come previsto nell'accordo del 2017 che aveva prolungato il termine ultimo per il loro utilizzo.

All'epoca, però, pareva che una loro stabilizzazione fosse possibile. Uno scenario che è progressivamente sbiadito e che ha portato a quello attuale: tutti a casa. Un portavoce dei giovani rimarca: "I sindacati non hanno fatto nulla per noi, ma hanno solo cercato di salvare gli interni. Stiamo pensando di togliere, tutti quanti, la tessera".

E la proprietà, alle prese con nuovi equilibri e maggioranza in Consiglio Valle? "La politica ormai è assente del tutto. Nessuno dice nulla". La critica a come è stata gestita l'ntera vicenda non risparmia neanche la dirigenza. Secondo i polivalenti "non sa dove va, nel vero senso del termine". E in questo contesto, sempre a detta dei polivalenti, l'accordo che viene ratificato proprio oggi, 11 febbraio, rischia di non essere risolutivo: "Tra due anni saremo punto a capo", conclude amaramente il portavoce.

 

 

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