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Divieto pubblicità, quali risultati con accesso controllato?

21 luglio 2018 - 10:44

Il divieto di pubblicità disposto con il decreto Dignità punta a proteggere dal gioco patologico, ma esistono pure misure alternative praticate già nei casinò.

Scritto da Mauro Natta
Divieto pubblicità, quali risultati con accesso controllato?

Qualcuno si è mai domandato per quali motivi in Inghilterra sono vietati, bene inteso nei casinò autorizzati, tutti i giochi in cui il vantaggio del banco è  superiore al cinque percento?
Molto probabilmente perché un vantaggio oltre quel limite è considerato “illegale”; resta il fatto che l’Autorità preposta lo ha fatto. Restando in Europa troviamo che in alcuni Stati le slot sono ammesse solo nei casinò (in Francia e non in tutti), in Svizzera è la stessa cosa.
Ci si mai domandati se nei casinò italiani a quanto ammonta il vantaggio del banco? Se è superiore o inferiore a quello delle sale giochi?
Non ritengo minimamente che sia compito mio informare il lettore sul tema ma sarebbe opportuno che qualcuno vi dedicasse del tempo; non è necessario che sia molto.
Ne ho già scritto a più riprese ma insisto, mi pare giusto. Se nelle case da gioco il giocatore pentito si autoesclude o se la famiglia invia una comunicazione in tal senso (la cosa è possibile anche a Macao e sono previste anche sanzioni considerevoli, non rammento se la stessa cosa esiste in Italia) questa persona non entra più; lo stesso è possibile quando il giocatore frequenta sale giochi o simili?

Il limite della maggiore età è controllato sempre in una casa da gioco e il frequentatore, che sia o meno giocatore poco importa, viene registrato; la stessa cosa è possibile quando il giocatore frequenta sale giochi?
Identico il discorso per la limitazione dell’uso del contante.
Posso comprendere la lotta alla ludopatia, meno il divieto assoluto di pubblicità al gioco d’azzardo, autorizzato o no; probabilmente con un accesso controllato (maggiore età ed assenza di divieti da parte della famiglia o autoesclusioni) e registrato si possono ottenere buoni risultati.
D’altra parte – e tengo a dichiarare che non mi schiero a difesa di nulla e nessuno – quale è il motivo di due procedure diverse, una per i casinò l’altra per le sale giochi?

 

 

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