Gdf ancora a Campione, focus su incassi di aprile e maggio

Guardia di Finanza ancora in Comune e al Casinò di Campione d'Italia, nell'ambito del nuovo filone di indagine aperto dalla Procura di Como, che ipotizza il reato di bancarotta preferenziale, per il quale ha iscritto nel registro degli indagati il sindaco Roberto Salmoiraghi, l'amministratore unico Marco Ambrosini e due funzionari della Banca Popolare di Sondrio. Se nelle perquisizioni e acquisizioni di documenti di ieri e di martedì ci si è focalizzati sul mutuo acceso dalla Casa da gioco per l'acquisizione di Villa Mimosa da parte del Comune, che nel progetto poi accantonato si era pensato di destinare a sala per la clientela cinese, e che secondo la Procura è stato poi utilizzato per pagare gli stipendi dei dipendenti comunali e per rimborsare in parte la banca stessa, ora, sotto la lente delle Fiamme Gialle, ci sarebbero gli incassi di aprile e di maggio della Casa da gioco. che a Gioconews.it risultano versati in banca, in qualità di tesoriere sia dei conti comunali che di quelli del Casinò.

Certamente, questi soldi non sono stati utilizzati per pagare gli stipendi dei dipendenti comunali, che devono ancora percepire metà della 13esima e della mensilità di febbraio, oltre che tutte quelle successive, in un crescendo di tensione che è anche accentuata dalle notizie di stampa. "Il casinò sta lavorando come sempre, sta organizzando dei grandi tornei di poker e a breve ce ne sarà uno di punto banco", afferma il vicesindaco, Alfio Balsamo. "Il casinò è dunque aperto normalmente e i clienti arrivano, anche se c'è una fetta di clientela che pensa sia chiuso, sulla scorta di quanto scrivono i giornali. Prima il casinò doveva fallire perché doveva dei soldi al Comune, ora perché li avrebbe dati".