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Di Ponziano: 'Qualità sia la parola d'ordine dei casinò'

12 giugno 2018 - 08:38

Il presidente dell'associazione Civiltà e progresso, Donato Di Ponziano, illustra le strategie per il rilancio dei casinò.

Scritto da Anna Maria Rengo
Di Ponziano: 'Qualità sia la parola d'ordine dei casinò'

“Abbiamo raccolto le preoccupazioni relative al momento difficile che i casinò italiani stanno passando. Un momento, peraltro, che non è certo di oggi, tant'è che già nel 2010, quando ero presidente del Casinò di Sanremo, avevo convocato gli stati generali delle Case da gioco, per valutare la pericolosità dell'avvento degli apparecchi nei locali”. Lo afferma a Gioconews.it Donato Di Ponziano (nella foto di Sanremonews.it), già presidente della Casinò Spa di Sanremo e oggi presidente di Civiltà e progresso, associazione “che non ha fine politico se non quello di intervenire con proposte utili alla crescita del territorio” e che organizza per il prossimo 19 giugno, nella cittadina dei fiori, un convegno su “Il Casinò ieri, oggi e domani, libere opinioni a confronto”.
“Il mercato dei casinò ha bisogno di nuove proposte, è oggi stantio, vecchio. Deve raccogliere la spinta dell'entertainment, che deve essere coniugata nella migliore maniera possibile e, sopratutto, diversa. Oggi la parola d'ordine è qualità. La massificazione del gioco ci fa entrare in un discorso concorrenziale che i casinò non possono vincere. Internet e lo Stato fanno interventi troppo grandi, quindi la qualità è la strategia giusta da seguire e a Sanremo questo è un tema molto sentito”.

Quanto al convegno della prossima settimana, “sarà aperto a tutti coloro sono interessati alla Casa da gioco, tra Cda e sindacati, e il filo conduttore sarà la possibilità di creare nuove opportunità per un bene comune come il Casinò, in un contesto in cui ci sono crisi incredibili e stati di dissesto, come al Comune di Campione d'Italia. L'incontro è aperto a tutti i casinò, in quanto è importante discutere apertamente con tutti”.
Lei è stato presidente del Casinò di Sanremo dal 2007 al 2011, nominato da Claudio Borea e poi confermato da Maurizio Zoccarato: come valuta le gestioni della Casa da gioco che si sono succedute, anche alla luce dei risultati di bilancio, da tempo in utile?
“Le gestioni sono state positive ma mi rendo conto di aver lasciato un Casinò che faceva un fatturato di 96 milioni di euro, cifra che si è ora dimezzata. Questo significa che il mercato ha bisogno di proposte diverse. Le gestioni sono state positive, ma ora bisogna crescere”.
L'anno prossimo scadrà il mandato dell'attuale consiglio di amministrazione del Casinò, e ci saranno anche le elezioni amministrative. Ha qualche progetto in proposito?
“Qualsiasi sindaco arrivi, mi farebbe piacere che tenesse in considerazione tutti i presidenti della Casinò Spa che si sono succeduti per la loro esperienza... non fosse altro, per crescere non ripetendo gli errori commessi!”
 

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