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Casinò Venezia, al via il piano di razionalizzazione societaria

12 febbraio 2016 - 16:42

Muove i primi passi concreti il piano di razionalizzazione societaria del Casinò di Venezia, alla Cdv Gioco i beni strumentali.

Scritto da Amr
Casinò Venezia, al via il piano di razionalizzazione societaria

Con la nomina dei periti, si avvia concretamente il piano di razionalizzazione (previsto in una delibera approvata dal consiglio comunale) delle società e delle partecipazioni del Comune, rimettendo ordine dunque anche negli assetti societari del Gruppo Casinò Municipale, al fine di “rilanciare la Casa da Gioco e di risanare la criticità economico-finanziaria della società patrimoniale (Cmv Spa), che ha già in passato richiesto, come si legge nella delibera, interventi emergenziali di ricapitalizzazione.

GLI INTERVENTI PREVISTI - Per superare queste gravi criticità economico-finanziarie della società patrimoniale, “si ritiene necessario porre in vendita i terreni di sua proprietà del c.d. Quadrante di Tessera nell’ambito di un piano generale di valorizzazione di quest’area strategica. Sotto un profilo societario, per conseguire i predetti obiettivi di rilancio della Casa da Gioco e di risanamento economico-finanziario della società patrimoniale, quest’ultima conferirà alla CdV Gioco S.p.A. il ramo d'azienda connesso con la gestione della Casa da Gioco, costituito: all'attivo, dagli immobili di Ca' Vendramin e di Ca' Noghera, con relativi impianti e opere storico-artistiche, nonché dai terreni annessi alla sede di Ca' Noghera potenzialmente utilizzabili per un ampliamento della stessa; al passivo, dai mutui ipotecari su Ca' Vendramin per circa 41 milioni di euro e dal debito di 7 47 milioni di euro verso Banca Intesa, ripristinando in tal modo una ordinata modalità di rimborso di tale finanziamento mediante la cessione di una parte del credito futuro verso il Comune derivante dal corrispettivo per la gestione della Casa da Gioco.
In sede di conferimento il valore di bilancio dei terreni di Ca' Noghera potrebbe venir rivalutato previa valorizzazione urbanistica, anche in funzione del loro possibile utilizzo per l’ampliamento della sede di terraferma della Casa da Gioco. Grazie a questa rivalutazione, sarà possibile bilanciare il valore degli asset conferiti (iscritti a bilancio per circa 80 milioni di euro) con il debito trasferito di circa 88 milioni di euro. Per la conferitaria CdV Gioco S.p.A. l’acquisizione degli immobili funzionali alla sua attività determinerà il venir meno degli attuali elevati costi di locazione, con un risparmio che consentirà di coprire, quasi integralmente, gli oneri finanziari derivanti dall’assunzione del predetto indebitamento a medio lungo termine. Resteranno in capo alla Cmv S.p.A., dal lato dell’attivo patrimoniale, la partecipazione totalitaria nella CdV Gioco S.p.A., la partecipazione di minoranza nella Palazzo Grassi S.p.A. e il Palazzo dell’ex Casinò del Lido, su cui grava un usufrutto a beneficio del Comune fino a fine 2017, alla scadenza del quale andranno definite nuove modalità per consentire l’utilizzo del Palazzo alla Fondazione La Biennale di Venezia per la mostra del Cinema e a Vela S.p.A. per la realizzazione di eventi e congressi. Dal lato del passivo resteranno in capo a Cmv S.p.A. il debito verso il Comune (36 milioni di euro interamente svalutato nel bilancio comunale 2014) ed i debiti bancari a breve (circa 15 milioni di euro con linee di credito ad oggi interamente utilizzate) il cui rimborso sarà reso possibile dalla vendita delle aree del c.d. Quadrante di Tessera. Nelle more della valorizzazione e della dismissione delle aree del c.d. Quadrante di Tessera è necessario ristrutturare il debito a breve della Cmv S.p.A. con una linea di credito ipotecaria sul Palazzo del Casinò del Lido, per un importo tale (circa 20 milioni di euro) da assorbire anche il previsto pagamento degli interessi sul recupero da parte dell'Inps degli sgravi contributivi, di entità variabile tra i 2,5 e i 4,5 milioni di euro in relazione all’applicazione nel loro calcolo della formula semplice o composta, oggetto di un’attesa pronuncia del Consiglio di Stato".
LA TEMPISTICA - Nell’arco di un paio d’anni si dovrebbe completare la procedura di cessione dei terreni del c.d. Quadrante di Tessera," il cui corrispettivo dovrebbe consentire il rimborso integrale dei debiti della Cmv S.p.A., prioritariamente quelli di natura bancaria e poi quelli verso il Comune di Venezia. Una volta che ciò si fosse realizzato, sarebbe possibile procedere con una messa in liquidazione della società con assegnazione dei suoi asset patrimoniali residui al socio Comune, tra cui la partecipazione totalitaria nella CdV Gioco S.p.A. e il Palazzo del Casinò del Lido di Venezia. A titolo di garanzia per la banca con cui verrà aperta la predetta linea di credito ipotecaria, qualora non si perfezionasse entro il biennio ipotizzato la vendita dei terreni del c.d. Quadrante di Tessera e quindi il Palazzo del Casinò del Lido rimanesse di proprietà della Cmv S.p.A., il Comune si impegnerebbe a stipulare un contratto di locazione per il predetto Palazzo ad un canone sufficiente al pagamento delle rate di rimborso del prestito ipotecario e con una durata della locazione fino al perfezionamento della cessione a terzi dei terreni. A conclusione del percorso tracciato, si otterrà una semplificazione dell’assetto del Gruppo Casinò, con la liquidazione della società patrimoniale, ed una consistente riduzione del suo indebitamento, che comunque verrebbe canalizzato in piani di rimborso di lungo termine coerenti con i flussi di cassa generati dalla gestione della Casa da Gioco”.

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