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Ceotto (Fisascat Cisl): 'Un percorso per giungere a norme condivise'

15 dicembre 2017 - 10:40

Mirco Ceotto, segretario nazionale Fisascat Cisl, punta all'avvio di un percorso per avere regole condivise nei casinò.

Scritto da Anna Maria Rengo
Ceotto (Fisascat Cisl): 'Un percorso per giungere a norme condivise'

“Già nel 2012 si era avviato un percorso unitario sulla condivisione di un contratto collettivo nazionale per i dipendenti dei quattro casinò. Oggi, con le difficoltà che ci sono nel settore, c'è necessità più che mai di fare un approfondimento su questo tema”. Lo afferma Mirco Ceotto, segretario nazionale della Fisascat Cisl, nel commentare l'incontro di ieri 14 dicembre, a Roma, tra i rappresentanti dei tre sindacati di categoria (Fisascat Cisl, Slc Cgil e Uilcom Uil) dei casinò tricolori. “C'è necessità di mettere in piede norme che rafforzino il sistema delle relazioni sindacali, così da poterci presentare alla controparte con un'unica impostazione nel settore del gioco e, in particolare, delle case da gioco. Il percorso per avere norme condivise è tutto da costruire. Veniamo da contratti locali: non è che con la bacchetta magica si risolvono i problemi, ma intanto particamo da un ragionamento confederale per vedere se riusciamo prima di tutto a essere un punto di riferimento per l'interlocuzione sia con i referenti istituzionali che con le controparti. Se siamo un punto di riferimento è anche più facile gestire un rapporto contrattuale”.
Ceotto non nasconde che a livello locale esistono tensioni tra i tre sindacati di categoria: “Ma a livello nazionale il rapporto unitario l'abbiamo da sempre. Poi sappiamo che le sensibilità locali sono diverse, ma partiamto da un ragiornamento e da un coordinamento, quello istituito ieri, che riteniamo importante anche per superare le suscettibilità degli attori locali. Arriveremo nel tempo a lavorare perlomeno sulle cose che ci uniscono, più che su quelle che ci dividono. E sinora ne abbiamo trovate tre: l'interlocuzione con le istituzioni, la contrattazione di settore e il coordinamento nazionale, composto da 36 persone che si parlano di più a livello nazionale, e che magari potranno recuperare alcuni ragionamenti che a livello locale sono più difficili”.

Quale sarà il rapporto con l'Ugl? “Le federazioni unitariamente intese sono Cgil, Cisl e Uil. Con l'Ugl non abbiamo grandi rapporti, visto peraltro che firma contratti diversi dai nostri, e non abbiamo un'interlocuzione costante, tranne che in alcuni settori, non questo. Vedremo che cosa succederà”.
Come definirebbe lo stato attuale di salute dei casinò?
“I problemi ci sono. Il settore del gioco ha dei problemi derivanti anche dal fatto che mancano regole condivise. Se, complessivamente inteso, esso ha un Pil elevato, i casinò hanno subito una perdita di fatturato dovuta anche all'ampliamento dell'offerta”.
Tra i prossimi passi, quelli con 'interlocutore “diretto” per eccellenza: “Chiederemo un incontro a Federgioco, per capire quali necessità possono esserci rispetto all'importazione che ci siamo dati”, conclude Ceotto.
 

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