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Casinò Campione, la Rsu: 'Azienda potenzi e alimenti professionalità'

29 aprile 2017 - 08:26

La rappresentanza sindacale unitaria del Casinò Campione annuncia che farà avere all'Ad Pagan l'elenco delle proteste dei lavoratori.

Scritto da Anna Maria Rengo
Casinò Campione, la Rsu: 'Azienda potenzi e alimenti professionalità'

“La circostanza che maggiormente ci lascia sbigottiti è l’assordante silenzio dell’amministratore delegato: non risponde alle nostre domande, ignora le nostre richieste, rifiuta l’incontro e il confronto, e anche quando risponde lo fa solo a voce rifiutandosi di verbalizzare. Nei prossimi giorni faremo avere all’Ad l’elenco completo e preciso delle proteste dei Lavoratori che vogliono e meritano di essere presi in considerazione”. Lo scrive la Rsu all'amministratore delegato del Casinò Campione d'Italia Carlo Pagan, ricordando come nei giorni scorsi “ha intrapreso e concluso una serie di assemblee di reparto che hanno coinvolto l’intera Casa da gioco. Alle soglie del quinto anno a regime di orario ridotto e della conseguente decurtazione salariale, abbiamo ritenuto opportuno esaminare lo stato generale dell’azienda, valutare le misure adottate per contrastare la crisi e aggiornare lo stato delle relazioni sindacali. Il quadro emerso da queste riunioni è a dir poco deprimente”.

La Rsu “registra il fatto che il regime di decurtazione oraria ha prodotto, da subito e in maniera uniforme, disparate problematiche nell’espletamento delle mansioni assegnate. Le misure adottate per rimediare a questo problema hanno poi, se possibile, causato danni ancora maggiori. I lavoratori denunciano infatti un consistente ricorso allo “straordinario”, necessario questo per garantire la copertura dei servizi. Dette ore straordinarie, in taluni casi addirittura programmate da schedario in maniera sistematica, vengono in alcuni casi retribuite, in altri date in “recupero”, in altri ancora né l’uno né l’altro. È appena il caso di ricordare che gli accordi in essere determinano in maniera chiara e inequivocabile i provvedimenti necessari in questi casi: lo straordinario va retribuito come da contratto collettivo e le necessità d’incremento orario vanno discusse con le Ooss”.
Secondo la rappresentanza, “gli sbandierati esuberi, proclamati dall’azienda più volte, appaiono oggi come una colossale bufala il cui unico obiettivo era abbattere tout court il costo del lavoro, senza impegnarsi realmente in una seria organizzazione della forza lavoro. In un simile contesto per di più l’Azienda ricorre metodicamente al sistema degli appalti, la maggior parte manifestamente superflui, taluni incomprensibili e sconvenienti sotto tutti i punti di vista, come nel caso della perdita della gestione diretta di uno dei giochi d’azzardo (poker cash). Non si può di certo pretendere che i lavoratori accettino di buon grado la propria perdita salariale alla luce di tutte le suddette esternalizzazioni. Il degrado strutturale è altrettanto preoccupante: quasi tutti i reparti segnalano computer o macchinari obsoleti. In alcuni casi è addirittura segnalata l’assenza di una manutenzione adeguata a garanzia della sicurezza e della salute dei lavoratori”.
La Rsu chiede dunque di “vedere un’azienda capace di potenziare e alimentare la professionalità attraverso le attitudini e il riconoscimento, attratta dalle idee dei lavoratori e interessata a condividere veri progetti di formazione. Solo così sarà in grado di proporre adeguamenti strutturali più coerenti e in simbiosi col territorio. Ormai troppe volte abbiamo assistito alla compressione dei diritti dei lavoratori, vittime di un sistema che si alimenta di promesse, clientelismo, promozioni e bonus, in barba agli accordi siglati con le organizzazioni sindacali. Un modus operandi che ha lasciato uno sfregio indelebile e spossato un ambiente lavorativo ormai disilluso. L’unica certezza di questi anni è stata la disponibilità dei lavoratori al sacrificio economico, che determina ancor oggi le sorti del Casinò e di tutto il sistema Campione”.
 

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