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Licenziamenti al Casinò St. Vincent, azienda proroga procedura

05 aprile 2017 - 18:55

Nuovo incontro sindacale al Casinò di St. Vincent sui 264 licenziamenti, l'azienda proroga la procedura.

Scritto da Anna Maria Rengo
Licenziamenti al Casinò St. Vincent, azienda proroga procedura

L'azienda ha prorogato sino al 31 maggio 2017 la procedura sui 264 licenziamenti al Casinò di Saint Vincent. Lo prevede l'accordo raggiunto oggi 5 aprile tra l'amministratore unico della Casa da gioco, Giulio Di Matteo, le organizzazioni sindacali, le delegazioni sindacali, la Rsa Ugl amministrativi e tecnici e la Rsu servizi alberghieri.

Come si legge nell'accordo, "la Società si sta attivamente adoperando con il sistema bancario allo scopo di ottenere la fideiussione (...) in modo da risolvere le problematiche ostative all'accesso al prepensionamento ai 41 lavoratori che hanno firmato gli accordi di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro; da ciò conseguirebbe il contenimento parziale delle esigenze di riduzione del personale". Inoltre, "l'approntamento del piano di ristrutturazione aziendale e la definizione della dialettica con il sistema istituzionale e bancario costituiscono per l'azienda elementi indispensabili e imprescindibili per l'utile prosecuzione dell'esame congiunto". A fronte di ciò "le parti convengono dell'opportunità di proseguire nella fase sindacale di confronto della procedura (...) aggiornando l'esame congiunto al momento in cui queste informazioni siano disponibili e ciò anche per l'ipotesi in cui non sia possibile concludere l'esame stesso entro il termine di 45 giorni" previsto dalla legge 223/91.

IL COMMENTO DEI SINDACATI - L'accordo siglato, secondo il segretario regionale dell'Slc Cgil Vilma Gaillard, "è per noi l'ennesima presa d'atto che la dirigenza non ha il pieno controllo della complessità aziendale. Non c'era possibilità di rifiutarlo, ma dobbiamo sottolineare l'atteggiamento di chiusura della dirigenza nei confronti del sindacato e che l'azienda ha perso l'occasione di ritirare la procedura e di sedere a un tavolo di trattativa dove avremmo potuto dare un contributo concreto all'abbassamento del costo del lavoro. L'azienda non ci ha voluto dare la fiducia necessaria e viene da chiedersi se non sia perchè il piano industriale in fase di predisposizione non contenga dei tagli al costo del lavoro simili a quelli previsti nella procedura stessa".
"Questo accordo l'abbiamo subìto e l'abbiamo fatto per senso di responsabilità nei confronti dei lavoratori", aggiunge Tommaso Auci, segretario dell'Ugl Aosta. "Abbiamo ribadito più volte che a nostro giudizio la soluzione era il ritiro della procedura e poi le parti avrebbero cominciato una trattativa su un piano industriale che prevedesse tre fasi di intervento: immediata, in due/tre anni, a lungo termine per esempio attraverso nuove intese contrattuali valide per i futuri assunti. Abbiamo preso atto della netta chiusura al dialogo e al confronto. Non ci piace trattare sotto minacce ma la sfida non ci spaventa e siamo convinti che un'azienda che dispone di casinò e hotel non possa funzionare con 264 dipendenti in meno".
Claudio Albertinelli, del Savt, afferma: "Siamo molto delusi per come si è svolto l'incontro. Siamo stati obbligati ad accettare la proroga ed è evidente che l'azienda vuole tenerci sotto ricatto. Abbiamo cercato un compromesso per arrivare a una soluzione che portasse al ritiro della procedura ma così non è stato e questo porta a un inasprimento dei rapporti. Per quanto ci riguarda la collaborazione finisce prima di iniziare e ora valuteremo con i dipendenti, attraverso un'assemblea, le iniziative da prendere, anche sull'accordo dell'ottore 2015, sulla base del quale, da allora, sono state operate delle trattenute in busta paga ai lavoratori, mentre l'azienda non ha rispettato i suoi impegni".
 

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