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Casinò Campione, settimana decisiva tra mille interrogativi

16 gennaio 2017 - 11:16

Incontri istituzionali a Roma dei rappresentanti del Comune d'Italia, intanto ancora incertezze sull'adesione allo sciopero e sulle dichiarazioni fatte al tavolo prefettizio.

Scritto da Anna Maria Rengo
Casinò Campione, settimana decisiva tra mille interrogativi

Inizia una settimana decisiva, per il Comune e il Casinò Campione d'Italia. Domani 17 gennaio, secondo quanto apprende Gioconews.it, è infatti in programma un importante incontro istituzionale, a Roma, durante il quale si dovrebbe avere qualche indicazione e certezza aggiuntiva circa l'atteso intervento governativo finalizzato a mettere in sicurezza il 'sistema Campione' dalle conseguenze nefaste della fluttuazione del cambio tra franco ed euro. Ma c'è incertezza anche sui contenuti espressi nel corso del recente tavolo prefettizio tra azienda e sindacati, in merito al tardato e non ancora avvenuto pagamento della tredicesima. Nel corso dell'assemblea di venerdì scorso, i sindacati hanno riferito che in quella sede l'amministratore delegato del Casinò, Carlo Pagan, ha assicurato che la prima tranche sarà pagata entro fine mese e che tale erogazione non dipende dall'intervento governativo.
Non tutti, però, concordano, sulla versione che è stata data ai sindacati. Innanzitutto, a parlare del pagamento della tredicesima sarebbe stato il segretario generale del Comune, Giampaolo Zarcone, e non l'Ad. E quanto alle sue dichiarazioni, sono state oggetto di 'libera interpretazione', per cui alcuni sindacalisti hanno inteso che la prima tranche della tredicesima, intervento o non intervento governativo, sarà comunque pagata, mentre altri hanno invece capito che, se esso non ci sarà, la situazione potrebbe diventare addirittura più complicata dell'attuale e forse il pagamento della tredicesima potrebbe diventare solo uno, e non il più grave, dei problemi.

Una diversità di interpretazione non da poco, anche se è solo l'ultima di una lunga serie, inaugurata con il balletto di dati relativi all'adesione allo sciopero dello scorso 7 gennaio. Secondo alcuni sindacati, solo il 10 percento dei dipendenti si sarebbe recato al lavoro, mentre l'azienda parla di una percentuale ben più alta, il 37 percento.

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