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Ccnl casinò, Slc-Cgil: ‘La parola ai lavoratori’

30 ottobre 2014 - 08:31

Nel giorno in cui Federgioco riunisce il suo consiglio direttivo al Casinò Campione d’Italia, con all’ordine del giorno il contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle quattro case da gioco tricolori, una proposta, che potrebbe sciogliere qualche intricato nodo, arriva dal coordinatore nazionale dell’Slc-Cgil Silvano Conti.

Scritto da Amr

Il riferimento è alle diatribe in corso tra le varie sigle sindacali, con polemiche e distinguo che hanno fatto sì che all’ultima riunione con Federgioco si fossero presentati solo Slc-Cgil, Uilcom-Uil e Ugl Terziario, ponendo ovvi interrogativi sia sulla rappresentatività del tavolo della trattativa, sia sull’opportunità di arrivare davvero alla redazione di un contratto unico per tutti.

“La cosa fondamentale, vista la situazione, è capire che cosa ne pensano i lavoratori, del Ccnl”, osserva a Gioconews.it. “Vediamo oggi che cosa succederà a Campione, ma la nostra intenzione è di convocare delle assemblee nelle quattro case da gioco, spiegare le nostre motivazioni e ascoltare quello che i dipendenti avranno da dire”.

La posizione dell’Slc-Cgil è da sempre chiara: “Noi siamo per arrivare a un Ccnl, perché riteniamo che fornisca le regole e i giusti equilibri per affrontare una crisi che sta investendo pesantemente le case da gioco. Servono strumenti occupazionali e istituzionali, e li individuiamo nel contratto. Il problema purtroppo però è che noi siamo di questo avviso, ma poi ci sono delle geometrie variabili rispetto agli altri sindacati. Diamo dunque la parola ai lavoratori! Da parte nostra puntiamo alla correttezza e coerenza e vogliamo che il settore abbia un presente e un futuro. Non andiamo dietro a chiusure e corporativismi. Vogliamo garanzie per l’immediato e prospettive per un futuro che, senza interventi, fa prevedere profondi tagli”.

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