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Gorizia, Ziberna: 'Non è più tempo di nuovi casinò'

03 giugno 2017 - 08:02

Il candidato a sindaco del centrodestra di Gorizia, Rodolfo Ziberna, illustra le sue linee programmatiche su giochi e casinò.

Scritto da Anna Maria Rengo
Gorizia, Ziberna: 'Non è più tempo di nuovi casinò'

Nel Bel Paese dei distanziometri e dei limiti orari c'è un Comune, quello di Gorizia, che si trova a due passi (letteralmente e non metaforicamente) dalla Las Vegas d'Europa, la “gemella” slovena Nova Gorica. Ovvio dunque che il tema del gioco, o meglio ancora dei casinò, entri di prepotenza nella campagna elettorale che conduce alle elezioni amministrative dell'11 giugno. Rodolfo Ziberna, candidato a sindaco per il centrodestra, afferma nello speciale elezioni pubblicato sul numero di giugno della rivista Gioco News, in questi giorni in distribuzione: “Anche se io stesso, una volta l'anno, vado a Nova Gorica per giocare 50 euro alle slot (ma finisce lì!) sono preoccupato delle ludopatie, che sono vere e proprie patologie. Nella nostra Regione abbiamo adottato alcuni limiti al gioco pubblico, come il distanziometro, ma ritengo che occorra anche intervenire affinché il gioco resti sano e condotto da una persona adulta e consapevole e che lo vede come un passatempo. In particolare, così come al bar chi somministra bevande si deve accertare dell'età del cliente, occorre porre in essere degli accorgimenti per accertare l'identità del giocatore, la sua età e anche capire quanto sta spendendo. Il problema infatti non è il gioco, ma il suo eccesso. Il sindaco è responsabile del benessere psicofisico delle persone e io stesso sono stato artefice, in Regione, di interventi per promuovere lo sport, anche come mezzo di promozione di uno stile di vita sano. Sicuramente nelle scuole di Gorizia, se sarò eletto sindaco, si parlerà anche di gioco”.

Se la città slovena delle rose è ricca di casinò, Gorizia, almeno nelle linee programmatiche di Ziberna, non aspira a fare altrettanto: “Quando ero collaboratore di un parlamentare nazionale avevamo fatto la proposta di un casinò in Friuli, con una sede invernale e una estiva. Ma ora non è più tempo. Un casinò non farebbe affari, tra l'offerta di gioco che c'è in Italia e il fatto che molti nostri connazionali fanno nelle struttura di Nova Gorica. L'importante però è dominare il fenomeno ed evitare sia il sommerso che le infiltrazioni criminali”.
 

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