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Casinò a San Pellegrino Terme, approvata la mozione per l'apertura

13 gennaio 2015 - 17:33

Il consiglio regionale lombardo ha dibattuto e approvato oggi  la mozione circa l’apertura di un casinò a San Pellegrino Terme con 28 voti a favore e 22 contrati. Voce contraria nel coro bipartisan, è stata quella di Francesco Dotti (Fli): “Trovo irragionevole che la Regione Lombardia, che l’anno passato ha preso una posizione di forza contro la ludopatia, ora voglia un casinò.

Scritto da Amr

In Lombardia ce n’è già uno inoltre, a Campione d’Italia, l’apertura di un secondo avrebbe serie ripercussioni sul comasco, varesotto e lecchese, oltre che sul Comune di Campione, che è in condizione di disequilibrio finanziario”.

Il Partito democratico, per voce del consigliere Mario Barboni, ha invece anticipato il suo voto favorevole alla mozione, mentre Mauro Piazza (Ncd) sottolinea come "le case da gioco non funzionano e non possono essere un buon veicolo per il rilancio turistico di alcune località" e ricorda anch'esso che nel territorio lombardo esiste già una Casa da gioco, che peraltro non ha svolto una grande funzione di richiamo turistico.

Roberto Anelli (Lega Nord) dà ragione a Barboni "quando dice che la percentuale delle persone che frequentano i casinò è minimale. Le statistiche danno il 3 percento. Ben venga questa iniziativa, già votata dal consiglio provinciale di Bergamo, che è di centrodestra. Ben venga il casinò e l'investimento. Se proprio abbiamo diffidenza o problema di possibile ludopatia, Saint Vincent ha fatto un cosa bellissima, un accordo quadro con l'Asl regionale per tenere controllati e monitorati coloro che frequentano i casinò, arrivando a impedire ai cittadini di frequentare il casinò stesso".

Per Dario Violi (M5S) "è un provvedimento che è fumo negli occhi. C'è alla Camera l'ordine del giorno Fontana, ma sappiamo quanto valgono. Non credo che sia un elemento aggiuntivo, se c'è la volontò politica di aprire il casinò non è questa aula che deve esprimersi, ma il Parlamento a Roma. Farlo qua è un modo di comportarsi alla 'vorrei ma non posso'. Invito i miei colleghi a portare avanti questa istanza nelle sedi competenti e non qui". Violi non si dice inoltre convinto che "una casa da gioco riattivi il turismo in una zona come la Val Brembana. I casinò non se la passano bene e se si vuole fare un provvedimento serio serve che sia a 360 gradi".

Intervento anche del sottosegretario Alessandro Fermi, che annuncia il suo voto contrario: "Ci vedo una incoerenza da parte di questo consiglio regionale che ha fatto una bella battaglia contro la ludopatia. C'è un motivo perchè è stato fatto a Campione d'Italia un csinò. Si tratta di un'enclave e ha attorno solo la Svizzera, questo significa tantissime cose, economiche, pagare in franchi, vivere in un contesto che è assolutamente unico".

 

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